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Archivio Riflessioni spirituali Online
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Lettura per Giovedì 01/01/2009

RIFLESSIONI SPIRITUALI GENNAIO


 


MARIA, DONNA DELCORAGGIO


 


Maria,  tu sei la donna del coraggio!


Il tuo “si” ha interrotto


 la catena triste dei nostri “no”


e ha spalancato la porta alla gioia:a Dio!


Maria, anch’io voglio dire il mio “si”


per cantare il tuo Magnificat.


Aiutami, o Maria!


 


(Angelo Comastri)


 


 


GIOVEDI 1gennaio 2009


GIORNATA NONDIALE DELLA PACE


MARIA S.S. MADRE DI DIO


 


Dio ci benedica


Iniziare un nuovo anno, significa partire con il piede giusto, cominciare il percorso di quest’anno fidandoci del Dio-papà che progetta tutto per il nostro bene. E’ importante”essere”, riconoscersi figli di Dio,prima di agire. Allora il nostro albero buono, darà buoni frutti.


Anche la pace è “grazia”, dono che viene da Dio, non solo frutto di sforzi e di patti di armistizio tra gli uomini. Dobbiamo saperla chiedere in ginocchio la pace: per le nostre famiglie, per il nostro popolo, per il mondo intero. Senza l’amore puro che viene da Dio e che unifica la famiglia umana come una grande famiglia di figli suoi,la pace non è possibile.



Lettura per Domenica 04/01/2009

DOMENICA 4 GENNAIO


 


Il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi


 


Il Vangelo afferma “Gesù è la luce vera, quella che illumina ogni uomo.”E l’apostolo Paolo ci augura  “Possa Egli illuminare gli occhi del vostro cuore” Gesù è la luce del mondo: illumina (ci fa conoscere) il volto del Padre,illumina il volto dell’uomo, riempiendolo della Sua luce; illumina il nostro cammino, le nostre scelte, il nostro agire, fa esplodere in noi il calore di una vita che sa di essere sostenuta dal Suo Amore.


 



Lettura per Martedì 06/01/2009

MARTEDI 6 GENNAIO


EPIFANIA DEL SIGNORE


 


Ti adoreranno Signore,tutti i popoli della terra


 


Il Signore Gesù è luce per illuminare le genti-Tutti sono chiamati a conoscere e ad incontrare Cristo, perché solo da ciò che Egli rivela nasce la speranza. Anche se ogni vita spirituale  conosce questa alternanza di luce e di tenebra, abbiamo la Parola del Signore, che ogni giorno ci invita a cambiare vita, ad uscire dalle nostre abitudini per cercare più lontano. Come fecero i Magi, che ritornarono ai loro paesi per un’altra strada, una strada nuova, perché era accaduto loro qualcosa di importante.



Lettura per Venerdì 09/01/2009

DOMENICA 11 GENNAIO


BATTESIMO DEL SIGNORE


 


Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza


 


Il Battesimo di Gesù richiama il nostro Battesimo. Anche su noi, con il Battesimo e la Confermazione, si è posato lo Spirito di Dio per farci profeti (annunciatori di salvezza)..sacerdoti (capaci di offrire la nostra vita insieme a Cristo, per amore dei fratelli),re


(per compiere il progetto di Dio,che è quello di edificare il Suo Regno in terra fino al suo compimento nella vita futura)


Il nostro Battesimo ci ha resi membra vive della Chiesa, Corpo mistico di Cristo, maestra di fede,verità, giustizia, amore. Da non tradire mai.



Lettura per Venerdì 16/01/2009

DOMENICA 18 GENNAIO


II DOPO L’EPIFANIA


 


Ecco,  Signore,  io vengo per fare la tua volontà


 


L’ora della chiamata. Per ciascuno di noi, può essere un’ ora diversa. Il Vangelo parla di operai della prima ora, dell’ora del pomeriggio ed anche dell’ultima ora. Gesù iniziò la sua missione nell’ora stabilita dal Padre: aveva 30 anni e non ebbe esitazioni, pur consapevole del breve pellegrinare di tre anni per poi finire ucciso.


Gesù passa accanto a ciascuno di noi, nel tempo stabilito, magari attraverso un incontro apparentemente casuale, prende l’iniziativa, ci dona dei segni che esprimono la sua chiamata, espressione di pura grazia. Gesù invita all’azione:camminate, seguitemi, venite….


Scrolliamoci di dosso il vestito vecchio, la pigrizia, la rassegnazione, l’egoismo,  una vita spenta. Gesù ci invita ad avere coraggio insieme a Lui, ci dice ripetutamente  “Non temete!”



Lettura per Venerdì 23/01/2009

DOMENICA 25 GENNAIO


SANTA FAMIGLIA


 


Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino:convertiamoci e crediamo nel Vangelo.


 


Lasciare i  regni umani, le ideologie, le vanità, il successo, il denaro, l’apparire …per seguire Lui. Come gli apostoli. Non vi è altro Dio e il Vangelo è la buona notizia dell’amore, della vita senza fine che ci attende. Solo Gesù può guidarci, istruirci, spingerci verso opere buone e giuste. Verso una vita sapiente, migliore di quella dei gabbiani che pensano solo a procurarsi il cibo: ci dona ali d’aquila perché sappiamo alzarci al disopra delle meschinità, verso le altezze infinite.



Lettura per Sabato 31/01/2009


Maria, Regina della pace,


tutta la vita ho combattuto battaglie


per non cadere in tentazione,


per difendere la fede,


per allontanare nemici,


per salvarmi dall’egoismo


mio e degli  altri,


per liberarmi dal rancore,


per avere pazienza con chi mi feriva,


per imparare a vivere il Vangelo.


Maria, dona al mio cuore


una bella sera, un tramonto sereno,


pieno di luce calma e di pace.


Adele


 


Domenica 1 febbraio 2009   B


Rito romano  Dt 18,15-20  1Cor 7,32-35  Mc 1,21-28


Rito ambrosiano  Lc 24,9-12  Sap 19,6-9  Rm8,28-32  Lc  8,22-25


 


Fa’ che impariamo, Signore, ad ascoltare la tua voce


 


Gesù insegna, è Lui il solo Maestro. E’ il Verbo di Dio incarnato.


Noi, suoi discepoli,  possiamo annunciare soltanto  le Sue Parole, non le nostre.  Le Sue Parole sono Spirito e Vita, sono parole rigeneratrici e liberatrici. Coloro che sono ciechi nello Spirito non sopportano questa luce, la temono. Si rintanano nelle false sicurezze, ascoltano le mille voci ingannevoli. Non domandano salvezza al solo che la può donare, al solo che può sconfiggere il male e condurre le anime liberate dalla lacerazione, ad essere se stesse per poter  esercitare la capacità di amare e ritrovare il giusto cammino.



Lettura per Sabato 07/02/2009

Domenica 8 febbraio 2009   B


Rito romano Gb 7,1-4.6-7  1Cor 9,16-19.22-23  Mc 1,29-39


Rito ambrosiano Gv 20,1-8 Is 60,13-14 Rm 9,21-26  Mt 15,21-28


 


Signore, liberaci dal male!


 


Gesù libera dal male coloro che confidano in Lui. Comanda e il male si allontana.


Comanda e lo fa con l’autorevolezza di chi è “autorizzato” da Dio. Ma quando il male si allontana, provoca  una lacerazione dolorosa. Bisogna aspettarsela questa spada nel cuore.


Anche i discepoli, annunciando il Vangelo, incontreranno coloro che sono ribelli a Dio e che gli chiederanno: “cosa vuoi da noi?” “Non farci soffrire”. Essi hanno paura della fede assunta come paradigma di vita, perché ciò stravolge le scelte e i comportamenti precedenti: sono terrorizzati, si aggrappano alle illusioni, schiavi del loro lavoro che sospirano aspettando il loro salario e in questo giro infernale di attese e di speranze, dimenticano che la vita sulla terra è un soffio.  Non vogliono credere che il Mistero di Dio è un mistero d’amore che, insieme alle persecuzioni, elargisce gioia e pace quando i figli del Padre nostro si fermano a riflettere sulla Sua Parola che non inganna e fa sgorgare dal cuore sapienza, coraggio e desiderio di coerenza di vita.



Lettura per Sabato 14/02/2009

Domenica 15 febbraio 2009   B


Rito romano  Lv 13,12.45-46  1Cor 10,31-11,1  Mc 1,40-45


Rito ambrosiano “della divina clemenza” Lc 24,13-35  Os 6,1-6  Gal 19,3-7  Lc7,36-50


 


La tua salvezza, Signore, mi colma di gioia


 


Risanaci, Signore, dal peccato che ci divide,


aiutaci a scorgere nel volto del lebbroso


l’immagine del Cristo,


affinché possiamo collaborare all’opera della redenzione


e narrare ai fratelli la tua misericordia.


 


Gesù, guarendo dal male, perdonando i peccati, dà prova della sua misericordia,


ma agisce solo se vede la fede, se riceve una supplica “mondami, risanami, purificami”, se sente che il “lebbroso”si rimette alla sua volontà.


Anche noi siamo a volte “lebbrosi”, oppure incontriamo fratelli che sono “lebbrosi”.


L’amore cristiano non è in relazione soltanto all’amore naturale da chi è legato a noi da un vincolo di sangue. Per il cristiano non esiste nessuno estraneo, è sufficiente percepire che questi ha bisogno di noi. E’ indifferente che questo sia o non sia un parente o che ci piaccia o meno, che sia più o meno degno moralmente di aiuto.


Quando l’amore di Cristo vive in noi andiamo alla ricerca, come ha fatto Lui, della pecora smarrita.  



Lettura per Sabato 21/02/2009

Domenica 22 febbraio 2009   B


Rito romano Is 43,18-19,21-22.24b-25  2Cor 1,18-22  Mc 2,1-12


Rito ambrosiano Lc 24,13b.36-48  Is 54,5-10  Rm 14,9-13  Lc 18,9-14


 


L’anima mia spera nella tua Parola che non inganna


 


La Parola di Dio non si può comprendere e assimilare se non nel silenzio: allora diventa preghiera, perché lo Spirito conduce nelle segrete stanze del nostro cuore e ci rivela le cose nascoste. E’ la Sapienza di Dio che ci viene partecipata  e ci dà lo slancio e il coraggio di continuare a spendere bene i talenti che ci sono stati donati senza  voltarci indietro. Quando il peccato pesa su di noi, somigliamo al paralitico sul lettuccio, ma ricevuto il perdono di Dio e ascoltato il comando “alzati e va”, sentiamo le nostre membra fiacche riprendere vigore per ricominciare e condurre a termine le opere di Dio che Egli ha disposto per noi.



Lettura per Domenica 01/03/2009

Letture di domenica 1 marzo 2009   


I QUARESIMA  B


Rito romano Gn 9,8-15  1Pt 3,18-22  Mc 1,12-15


Rito ambrosiano Mc 16,9-16; Is 57, 21-58, 4a; 2Cor 4, 16b-5, 9;  Mt 4, 1-11


 


 


 


Ricordati Signore, della tua misericordia che è da sempre


 


Con Gesù, il tempo delle promesse divine è concluso. Il Regno di Dio è Lui stesso. La possibilità di salvezza è offerta a tutti, ma la condizione indispensabile è convertirsi e credere alla Sua Parola.


Siamo tutti peccatori, dunque ciascuno di noi necessita di una seria revisione di vita,  che  conduca al cambiamento, fidandoci di Cristo, abbandonandoci a Lui


e accogliendo con piena disponibilità ciò che con la Sua grazia intende offrirci: illuminazione sulle vie da seguire  nel  compito che ci è stato affidato, con impegno forte e rinnovato, senza paura di soffrire. Gesù è il maestro, che della sofferenza, ha fatto un veicolo di salvezza per quanti volgono lo sguardo alla croce. 



Lettura per Sabato 07/03/2009

A MARIA ADDOLORATA


 


O Madre, tu hai conosciuto il dolore,


ma l’hai vinto riempiendolo d’amore:


Tu hai camminato sulle orme di Gesù


e non ti sei fermata quando hai visto


che andavano verso  la croce.


Tu hai creduto che Dio è Amore,


Tu hai creduto che l’Amore è onnipotente,


Tu hai creduto che la bontà, quando è crocifissa,


vince e risorge. Amen


Angelo Comastri


 


Domenica 8 marzo  2009     B


Rito romano:  II di Quaresima Gn. 22,1-2.9.10-13.15.18  Rm 8,31b-34  Mc9,2-10


Rito ambrosiano : II di Quaresima Mc9,2b-10  Dt 5,1-2.6-21  Ef 4,1-7  Gv 4,5-42


 


“Se conoscessi il dono di Dio!” Le parole di Gesù alla Samaritana e a tutti noi, che non conosciamo l’altezza, la larghezza e la profondità dell’Amore che Dio ha per noi e gli preferiamo piccole, basse, rozze, meschine realtà. Piccoli amorucci che servono solo a riempire un po’ il nostro vuoto interiore. Piccole amicizie, o piuttosto compagnie, che ci divagano, distolgono il nostro pensiero dal vero senso della vita. Gesù non si stanca mai di camminarci accanto, di misurare il suo passo sul nostro passo incerto, di tenderci la mano con la speranza che la afferriamo, di offrirci l’acqua viva che disseta per la vita eterna.



Lettura per Domenica 15/03/2009

Domenica 15 Marzo   B


 


Rito romano  III di Quaresima Es 20,1-17  1Cor 1,22-25  Gv2,13-25


Rito Ambrosiano III di Quaresima Lc 9,28b-36  Es 32,7-13b   1Ts 2,20-3,8  Gv 8,31-59


 


Signore, Tu hai parole di vita eterna


 


La fede: Gesù ci domanda di fidarci di Lui e delle sue promesse. Ma ci domanda una fiducia “senza se…” e “senza ma…” Hai un amore? Hai un fidanzato? Hai un marito? Hai un amico vero? Se lo hai, sai cosa significa avere fiducia.


Purtroppo la vita superficiale e frettolosa che conduciamo ci impedisce di radicare dei rapporti. Tutto diventa provvisorio. Ma se può essere mutevole la fede in una squadra di calcio, in un partito politico, in un uomo o una donna con cui usciamo insieme così….. ….l’Amore vero è qualcosa di diverso, è incrollabile, “forte come la morte è l’amore”, e la fiducia nell’amato è incrollabile, nulla può venire a turbare un rapporto fondato sulla Fede.


Dio continuamente ti ripete “Vai…io sarò sempre con te, non temere”



Lettura per Domenica 22/03/2009

Domenica  22 marzo 2009 B


 


IV  di QUARESIMA


Rito romano


Rito ambrosiano  Mt 17,1b-9  Es 33,7-11a   1Ts 4,1b-12  Gv 9,38b


 


Credo, Signore!


 


Gesù ha dato luce agli occhi del cieco nato perché Egli è la luce del mondo.


Il cieco nato  di cui si narra nel Vangelo ha all’inizio delle perplessità: “Ci vedo


Non so perché”..Dopo aggiunge “E un profeta!” E ancora “……Dio non ascolta i peccatori…se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla” Infine davanti a Gesù, proclama “Io credo, Signore!”


 


Abbiamo veduto le opere di Dio: possiamo con il suo aiuto, custodire i suoi precetti, seguire le sue vie, perché Dio vuole che ciascuno di noi continui a camminare senza preoccuparsi d’altro. Egli non ha bisogno di nessuno perché la sua volontà si compia.



Lettura per Domenica 22/03/2009

Domenica  22 marzo 2009 B


 


IV  di QUARESIMA


Rito romano 1Cronache 36,14-17.19-23 Ef 2,4-10. Gv 3,14-21.


Rito ambrosiano  Mt 17,1b-9  Es 33,7-11a   1Ts 4,1b-12  Gv 9,38b


 


Credo, Signore!


 


Gesù ha dato luce agli occhi del cieco nato perché Egli è la luce del mondo.


Il cieco nato  di cui si narra nel Vangelo ha all’inizio delle perplessità: “Ci vedo


Non so perché”..Dopo aggiunge “E un profeta!” E ancora “……Dio non ascolta i peccatori…se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla” Infine davanti a Gesù, proclama “Io credo, Signore!”


 


Abbiamo veduto le opere di Dio: possiamo con il suo aiuto, custodire i suoi precetti, seguire le sue vie, perché Dio vuole che ciascuno di noi continui a camminare senza preoccuparsi d’altro. Egli non ha bisogno di nessuno perché la sua volontà si compia.



Lettura per Domenica 29/03/2009

Domenica 29 marzo 2009   B


V di QUARESIMA


 


Rito romano Ger 31,31-34 /  Eb 5,7-9 / Gv 12,20-33


Rito ambrosiano Mt12,38-40 Dt 6,4°.20-25  Ef5,15-20  Gv 11,1-53


 


Crea in me, o Dio, un cuore puro e uno spirito saldo


 


Gesù, pur essendo Figlio del Padre, dunque della sua stessa sostanza divina,


dicono le Scritture che “imparò l’obbedienza da ciò che patì”. Ora, se lo stesso Gesù “imparò”, cioè dovette sottomettersi a un percorso educativo, e solo così, attraverso la sofferenza, arrivò a pronunciare morente sulla croce “Non la mia, ma la tua volontà Padre” noi poveri ometti ribelli, vogliamo pretendere di saper fare la volontà di Dio senza soffrire?


Il momento della vittoria contro il male passa attraverso il sacrificio:  la nostra sequela non potrà essere che di lacrime, di preghiere e suppliche, come Gesù stesso ebbe a vivere. Deboli, inadeguati, ma fedeli, fiduciosi che il male sarà vinto dal bene e dalla forza dirompente del Risorto.



Lettura per Domenica 05/04/2009

NON SCENDO DALLA CROCE


…………………………………………….


Non scendo dalla croce


Fino a quando sopra


vi spasimano i miei fratelli,


fino a quando, per staccarmi,


non si uniranno tutti gli uomini.


Fulton (parte)


 


 


Letture DOMENICA 5 aprile 2009  B


 


Rito Romano  DOMENICA DELLE PALME


Is 50,4-7  Fil 2,6-11  Mc 14,1-15,47


 


Rito Ambrosiano DOMENICA DELLE PALME


Gv2,13-22  Is 52,13-53,12  Eb 12,1b-3  Gv11,55-12,11


 


Nel nome del Signore ogni ginocchio si pieghi


 


Poveri asini, asinelli al servizio del Signore, pieghiamo le ginocchia per


consentirgli di utilizzarci.


Pieghiamo le ginocchia di fronte alla sua grandezza come fece la Maddalena


quando cosparse i piedi di Gesù di profumo prezioso e li asciugò con i suoi capelli.


Pieghiamo le ginocchia di fronte a un Amore come il suo che accetta, tre volte santo,  di essere annoverato tra i malfattori pur di  intercedere per i colpevoli.


Se il Suo sangue non ci purifica, non possiamo essere riempiti di Spirito Santo e restiamo poveri contenitori vuoti, presuntuosi, ma vuoti.



Lettura per Domenica 12/04/2009

DOMENICA DI PASQUA


 


  La Chiesa si prepara alla Notte Santa


La Veglia è un’attesa, è un cammino, un ripercorrere tutta la storia della salvezza perché questa non è una veglia di ricordo ma è un memoriale. Oggi ciò che è avvenuto si perpetua tra di noi. Noi facciamo parte di quel popolo della salvezza; ciò che è avvenuto con Cristo nella prima generazione, avviene oggi in mezzo a noi. Non è un ricordare con la testa o con dei segni, ma un rivivere, un entrare attraverso i segni nel mistero: ciò che è stato fatto, oggi avviene in noi. Questo è il grande mistero. Ecco perché Agostino, ricordando che tutte le settimane noi celebriamo "in breve" questa Pasqua settimanale, questa diventa la Veglia delle veglie


« Questo è il giorno fatto dal Signore »


Gesù in persona  ha fatto la promessa: «Io amo coloro che mi amano e quelli che mi cercano mi troveranno» (Pr 8,17). Ma lo troverai spiritualmente se lo cercherai con  desiderio «La mia anima anela a te di notte, al mattino il mio spirito ti cerca» (Is 26,9). Di' con il Salmista: «O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco, di te ha sete l'anima mia» (62,2)....


Quando si ama una persona il cuore vigila sempre: così fa la sposa amorosa quando il suo sposo è assente; così fa la mamma che ha cura del suo bambino; così agisce chi ama Gesù, vigila sempre,fa tutto in funzione di Lui.


Veglia anche tu,  perché alla Luce del mattino, Cristo, si alzi su di te; egli la cui «venuta è sicura come l'aurora» (Os 6,3) Alla sua risurrezione mattutina con cuore pieno di gioia potrai cantare: «Dio il Signore è la nostra luce. Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo in esso».



Lettura per Domenica 19/04/2009

Letture Domenica 19 aprile 2009    B


Rito romano At 4,32-35  1Gv 5,1-6  Gv 20,19-31


Rito ambrosiano Gv 7,37-39a  At 4,8-24   Col 2,8-15  Gv 20,19-31


 


Abbiamo contemplato, o Dio,le meraviglie del tuo Amore!


 


Come bambini appena nati,


bramate il puro latte spirituale,


 che vi faccia crescere verso la salvezza. Alleluia. (1Pt 2,2)


 


La benedizione della fede consiste nel fatto che essa ci unisce a Dio, ci indica la vera via di salvezza e ci libera così dall’angoscia del dubbio. La fede rende salda la speranza e, grazie ad essa, ci preserva dalla sfiducia, dalla tristezza, dallo smarrimento. La fede ci avvicina al soprannaturale e ci assicura così l’aiuto divino nei momenti più difficili. La fede ci innalza dalla vita materiale all’esistenza spirituale e ci riempie così di una gioia celeste.


Dagli Atti degli Apostoli



”La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.
Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore”



Lettura per Domenica 26/04/2009

Letture Domenica 26 aprile 2009  B


Rito romano At 3,13-15.17-19  1Gv 2,1  Lc 24,35-48


Rito ambrosiano Lc 24,9-12  At 16,22-34  Col 1,24-29  Gv 14,1-11°


 


Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia


 


Siamo chiamati a testimoniare la giustizia di Dio. Quale è stata la Sua giustizia? Per mezzo del Figlio Gesù si è fatto vittima, ha accettato di amarci fino a morire. Egli è totalmente luce e volontà di salvezza. Quando vuol perdonare, può farlo; quando vuol guarire, è potente; quando vuol vivificare, ne è capace; quando vuol accordare la sua grazia, è prodigo; quando vuol rendere la salute, è abile... Quando vuol rinnovare, è creatore; quando vuol risuscitare, è Dio... Quando, prima ancora che lo chiediamo, vuol stendere la mano, non  manca nulla... Se vuol rafforzare me che sono scosso, è roccia; se vuol dare da bere a me che sono assetato, è fonte; se vuol rivelare ciò che è nascosto, è luce...



Tu, per la mia e la nostra salvezza hai combattuto con forza..., hai preso sul tuo corpo innocente tutta la sofferenza dei castighi che avevamo meritati, affinché, divenendo esempio, manifestassi negli atti la compassione che ci porti.


A volte, anche se è nostro desiderio corrispondere all’amore del Signore, siamo invece incoerenti. Ma il cristiano,anche se pecca, ha la certezza del perdono di Dio, che sa attendere la nostra conversione. Chi incontra il Risorto sa vedere i segni della sua Presenza operante nelle concrete situazioni di ogni giorno.


 


Il cuore della Pasqua sta in questo: credere l’incredibile, amare chi non è amabile, sperare contro ogni speranza. Sì, fede, speranza e carità sono possibili solo se si crede alla Risurrezione. Allora davvero l’ultima nostra parola non sarà né la morte né l’egoismo, ma la vita e l’amore. La Pasqua apre per tutti l’orizzonte di una vita nuova, di una vita migliore: in questo mondo e nella vita eterna.


 


Chi ha incontrato il Risorto, sa che la storia non è condotta dagli uomini e che Dio interviene al di sopra della nostra cattiva volontà, o ignoranza, o limiti di ogni genere,o perdite, e la rende  storia  di salvezza.


Per questo la nostra speranza deve renderci forti e perseveranti nel bene, anche se non saremo compresi da tutti.  



Lettura per Domenica 03/05/2009

Letture Domenica 3 Maggio 2009   B


 


Rito Romano  At 4,8-12  1Gv 3,1-2  Gv 10,11-18


Rito Ambrosiano Lc 24,9-12  At 20,7-12  1Tm 4,12-16  Gv 10,27-30


 


“Diventeranno un solo gregge, un solo pastore”


 


In questa domenica Gesù si presenta come il Buon Pastore: ci dice che ci conosce ad uno ad uno; che ci ama per quello che siamo, ad uno ad uno; che attende da noi un gesto di libertà e di condiscendenza a stabilire un rapporto di amore con Lui.


Se questo avviene, dall’amore reciproco nasce, da parte del Buon Pastore, la chiamata a seguirlo e da parte nostra l’entusiasmo a lasciarci coinvolgere da Lui, per camminare in tandem con Lui e condividere con Lui ogni esperienza della nostra vita.


Gesù è immensamente buono e libero: non pretende, attende.


Se tendiamo a Lui e ci lasciamo prendere, il cammino della vita si farà più lieve , perché nei momenti di maggiore difficoltà sarà Lui a condurci sulle sue forti braccia.  



Lettura per Domenica 10/05/2009

Domenica 10 maggio 2009   B


 


Rito romanoAt 9,26-31  1Gv3,18-24  Gv 15,1-8


Rito ambrosiano Mt 28,8-10  At 7,2-8.11-12a 17.20-22.30-34.36-42° 44-48° 51-54


1Cor 2,6-12  Gv 17,1b-11


 


“ Questa è la vita eterna:che conoscano Te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo


“In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli”


 


Il rapporto vitale con Gesù non è sempre facile, ma se vivi la sua stessa vita, continuerai a vedere, stupito, l’iniziativa di Dio e il tuo rapporto di dipendenza da Cristo sarà gioioso, commosso e grato.


Certo, egli ci vuole SANTI. Egli dice ai discepoli “Io sono la vera vite e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che non porta frutto lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, LO POTA perché porti più frutto.”


Ecco la scomoda verità: affinché la vite porti frutto occorre potarla: delusioni, fatiche, malattie, come le viviamo? Ci aiutano a crescere?


Dobbiamo con fiducia lasciarci illuminare dallo Spirito Santo, perché ci faccia comprendere la verità secondo Dio e non secondo gli uomini.



Lettura per Domenica 24/05/2009

Letture 24 Maggio 2009   B


 


ASCENSIONE DI GESU’ AL CIELO


Rito romano


Rito ambrosiano


 


Andate in tutto il mondo predicate il Vangelo ad ogni creatura.


 


Gesù ha rivestito rivestito un corpo umano  per salvare l’uomo e farlo ascendere con Lui al Cielo.


In questo giorno il nostro ringraziamento si alzi al Padre, che ha inviato Gesù,


al Figlio che ha compiuto la volontà salvifica del Padre, allo Spirito Santo che Gesù ha lasciato alla Sua Chiesa per mezzo del quale riceviamo il perdono, ogni grazia e la salvezza eterna.



Lettura per Domenica 31/05/2009

Letture 31 Maggio 2009   B


PENTECOSTE


 


Rito romano


Rito ambrosiano


 


Lo Spirito del Signore riempie l’universo


 


I frutti dello Spirito sono l’amore, la gioia, la pace, l’unità. Lasciamoci guidare dallo Spirito, consolatore perfetto dell’anima, consigliere di ogni bene che fa il bene di chi lo riceve e lo rende poi  capace di diffonderlo. Libera da ogni turbamento e dona la pace vera anche nelle tribolazioni. Nelle fatiche dona riposo. Invochiamo la pienezza dello Spirito perché possiamo amare con il cuore di Gesù e compiere le opere che Dio vuole che possiamo compiere. 



Lettura per Domenica 07/06/2009

A MARIA,


MADRE DELLE VOCAZIONI


 


O Maria, madre delle vocazioni,


modello di ogni autentico “si”!


Nel cuore di ogni giovane


c’è un progetto


che Dio ha seminato,


c’è un potenziale d’amore


che è necessario per il bene


di tutta l’umanità.


Guida i giovani, o Maria,


sulla via di Dio


che tu conosci meravigliosamente,


la via della docilità e dell’umiltà,


la via della fiducia e della pace,


la via della purezza e della fedeltà.


Amen.


 


(Angelo Comastri)


 


 


Letture di DOMENICA 7 GIUGNO   B


SANTA TRINITA’


 


Rito Romano


Rito Ambrosiano


 


La Santa Trinità è frutto della COMUNIONE del Padre col Figlio nello Spirito Santo-


Durante la liturgia della Messa, all’offertorio proclamiamo “Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a Te Dio Padre Onnipotente, nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria…” Non riflettiamo mai abbastanza sul mistero di Dio che non è solitudine, ma comunione di persone nell’amore. Ed a sua immagine che Egli ci ha creati, perché tendessimo alla comunione tra persone.  Questo è l’intimo tormento di Dio: Egli desidera la comunione dell’intera umanità. Gesù “inventa” la Santa Comunione perché tutti i cristiani siano UNO e raccomanda “Siate perfetti nell’unità”


Dunque, via le invidie, le gelosie, la discriminazione. Do è con noi, il Cielo è vicino, anziché lasciarci intristire dalle inimicizie spendiamo il nostro tempo per far conoscere a tutti gli uomini le opere di Dio e non trascuriamo di ringraziarlo.



Lettura per Sabato 13/06/2009
Letture di DOMENICA 14 giugno 2009 B

CORPO E SANGUE DEL SIGNORE

Rito romano
Rito ambrosiano
/Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore
/Le ultime settimane prima della mietitura sono le più preziose per il grano.
Perciò, finchè abbiamo tempo, facciamo del bene.
Prendiamo la vita seriamente.
Verrà il giorno in cui, di tutti i pesi portati, resterà il merito di averli sopportati.
San Paolo nella sua lettera ai Romani 8,18 ci incoraggia ad avere pazienza. "Io ritengo che le sofferenze del tempo presente, non saranno paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi".Pensiamo che Gesù ha bevuto un calice amarissimo che Lui ha detto, noi non possiamo bere.
Tuttavia, nel momento più duro della sua vita, ha voluto con sè i suoi dodici apostoli: poveri di cultura e di coraggio, inconsapevoli della grande missione cui venivano chiamati, come spesso lo siamo noi. Ha voluto dare loro un po' del suo calice da bere, ha voluto condividere con loro la cena della Pasqua (passaggio dalla morte alla vita) perchè la loro vita venisse trasformata e lo Spirito divino entrando in loro li rendesse uomini nuovi. Anche a noi è offerta questa grande possibilità, purchè vi aderiamo con fede e amore. Solo così la nostra piccola vita, potrà diventare un faro di luce per i viandanti della notte.


Lettura per Domenica 14/06/2009
Letture di DOMENICA  14 giugno 2009   B

CORPO E SANGUE DEL SIGNORE

Rito romano
Rito ambrosiano
/Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore
/Le ultime settimane prima della mietitura sono le più preziose per il grano.
Perciò, finchè abbiamo tempo, facciamo del bene.
Prendiamo la vita seriamente.
Verrà il giorno in cui, di tutti i pesi portati, resterà il merito di averli sopportati.
San Paolo nella sua lettera ai Romani 8,18 ci incoraggia ad avere pazienza. "Io ritengo che le sofferenze del tempo presente,  non saranno paragonabili alla gloria futura  che sarà rivelata in noi".Pensiamo che Gesù ha bevuto un calice amarissimo che Lui ha detto, noi non possiamo bere.
Tuttavia, nel momento più duro della sua vita, ha voluto con sè i suoi dodici apostoli: poveri di cultura e di coraggio, inconsapevoli della grande missione cui venivano chiamati, come spesso lo siamo noi. Ha voluto dare loro un po' del suo calice da bere, ha voluto condividere con loro la cena della Pasqua (passaggio dalla morte alla vita) perchè la loro vita venisse trasformata e lo Spirito divino entrando in loro li rendesse uomini nuovi. Anche a noi è offerta questa grande possibilità, purchè vi aderiamo con fede e amore. Solo così la nostra piccola vita, potrà diventare un faro di luce per i viandanti della notte.


Lettura per Domenica 28/06/2009

Letture di domenica 28 giugno 2009     B


 


Rito Romano


Rito Ambrosiano


 


Benedetto il Signore che libera i suoi amici


 


Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Anche il peccatore, Egli desidera che si converta e viva per l’eternità, per essere con Lui nella luce e nella gioia.


Chi ascolta con attenzione la Parola di Dio, a volte ha la sensazione che  le sue parole somiglino a un giudizio e a una condanna. Invece sono rimproveri come quelli di un genitore che hanno il senso dell’attesa e della speranza in un futuro migliore per il proprio figlio. Futuro significa “portare a compimento” il progetto che Dio ha pensato per ciascuno. All’uomo è dato un futuro anche quando è tolto molto. A tutti Dio riserva futuro, perfino a quelli cui è tolta la vita. E questo, perché Dio ci ama. Allora  il cuore di una vita autenticamente cristiana dipende dal fatto di essersi esposti alla verità-certezza che noi siamo amati da Dio (1,7) "L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori dallo Spirito Santo” (5,5). "Niente, assolutamente niente ci può separare dall'amore di Dio".

Se esponi la tua esistenza, soprattutto mente e cuore, a questa certezza: "Io sono amato da Dio", niente e nessuno potrà turbarti in profondità e a lungo. La grazia e la pace sono i frutti di questo suo amarci. Essi chiedono di trovare spazio in me perché la nostra sia un'esistenza riuscita, serena. La notizia che Dio per il primo ci ama e ci avvolge di tenerezza, ci fa sicuri

Lettura per Domenica 05/07/2009

O MARIA ESPERTA DI LIBERTA'


pronuncia il tuo “si”


nella selva dei nostri “no”


e rieduca il nostro cuore


alla gioia di seguire il Signore,


per essere liberi attraverso il dono


e la fedeltà al dono di noi stessi.


O Maria, esperta di libertà,


 spezza le catene del conformismo,


delle mode alienanti,


della vita comandata dalla pubblicità


o dai burattini del successo:


aiutaci a usare la libertà


per essere veramente liberi.


 


Angelo Comastri


 


 


Letture di domenica  5 luglio 2009     B


 


Rito Romano


Rito Ambrosiano Gv 20,1-8 Gen 17,1b-16 Rm4,3-12  Gv12,35-50


 


 


Chi crede nel Signore, vedrà la sua salvezza


 


Questo non significa che il credente vedrà la sua vittoria. Infatti Gesù predice “Un profeta non è disprezzato  se non nella sua patria, trai suoi parenti e in casa sua.” (Mc.6,5-6)


Avrà invece vittoria sul male perché sarà giustificato dalla grazia gratuita di Gesù che lo ha scelto, perché piccolo, debole…. Proprio attraversa la debolezza. lo Spirito di Dio viene in nostro soccorso perché Dio ci ama così da fidarsi di noi e donarci coraggio, forza, rivelando per mezzo nostro il suo amore a una genia di ribelli


Nelle angosce sofferte per Cristo, sentiamo che siamo più forti che mai, per grazia.



Lettura per Domenica 12/07/2009

LETTURE DOMENICA 12 LUGLIO        B


Rito Romano


Rito Ambrosiano


 


O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome!


 


Gesù sceglie gli apostoli e li invia. Anche oggi, con noi. Siamo scelti e inviati.


Quale responsabilità! Gesù raccomanda loro di non perdere tempo con chi non ascolta, con chi è reticente al dovere della pace “Scuotete la polvere di sotto i vostri piedi e andatevene altrove.” E ‘ urgente annunciare il Vangelo della vita e dell’amore.


La lettera dell’Apostolo Paolo agli Efesini 1,3-4 dice con quanta abbondanza  Egli ha riversato su di noi i suoi beni: non ci è consentito sprecarli.


Dunque  rivestiamoci con le armi della giustizia, e combattiamo la buona battaglia fino al termine dei nostri giorni.



Lettura per Domenica 19/07/2009

LETTURE DI DOMENICA  19 LUGLIO     B


 


Il Signore è il mio Pastore, non manco di nulla


 


Rito Romano


Rito  Ambrosiano


 


Dio veglia con amore sulla sorte di tutti noi, per averci vicino a sé, nessuno escluso.


Ogni pecora smarrita sarà raggiunta e se ha orecchi per intendere, occhi per vedere,


apertura allo Spirito Santo, conoscerà il grande amore con cui è amata. Gesù, con il suo sangue sparso sulla croce, abbatterà ogni barriera, ogni distanza. Da Gesù crocifisso che si occupa del ladrone crocifisso accanto e, poiché è pentito, gli promette il Paradiso, dobbiamo tutti imparare la compassione: per i deboli, per chi è ferito, per chi annaspa per cercare la verità, il senso vero della vita umana che è per l’eternità.



Lettura per Domenica 26/07/2009

Letture di domenica 26 luglio 2009      B


 


Rito romano


Rito ambrosiano


 


Chi semina nel pianto, raccoglie nella gioia


 


“Dove troveremo tutto il pane, per sfamare tanta gente?” e Gesù:”Dividete quel poco che avete con tutti e ve ne avanzerà”


E’ l’esperienza dei momenti di condivisione fraterna quando le famiglie si mettono insieme per un momento di fraterna convivialità e ciascuno porta qualcosa. Tutti possiamo mangiare e bere in abbondanza e ne avanza sempre.


Se abbiamo fede nel “centuplo” promesso da Gesù, non dobbiamo essere avari. Gesù per primo si è fatto “pane di vita spezzato per amore”. Da Lui dobbiamo prendere esempio senza ascoltare chi tende all’immobilismo e  all’inerzia, adducendo le scuse più diverse.


Dunque utilizziamo i nostri talenti e facciamoli fruttare col nostro impegno, come se tutto dipendesse da noi, mentre nel contempo  siamo consapevoli che il tesoro di grazia e di amore che ci viene da Dio è custodito nei nostri fragili  “vasi di creta”.  



Lettura per Domenica 02/08/2009
LETTURE DI DOMENICA 2 AGOSTO  B
Rito Romano 
Rito ambrosiano
 Donaci, Signore, il pane del cielo
Oggi Gesù sembra dire alla folla:” il pane che sazia, solo io ve lo posso dare. 
Aprite la bocca, la voglio riempire”
La folla (cioè noi) segue Gesù, vuole farlo suo re, perché 
ha dato loro del cibo,
ma Gesù la invita a cercare il cibo che non deperirà 
ma quello  che durerà per sempre: non il pane materiale, 
ma la verità profonda, la luce che solo Lui può donare.
 La folla replica: cosa dobbiamo fare?
Fare, sempre fare. Le cose edificate durante la vita, al momento
 del giudizio, potranno  rivelarsi paglia secca.
Fare o non fare, a questo abbiamo ridotto la fede" a morale laica.
Gesù sa che prima del fare c’è l’essere e il credere in Colui 
che è l’unico nostro vero Do, Colui che è vita e si fa vita per tutti.
Non facciamoci idoli. Ecco cosa “fare”: “credere” in colui che il Padre 
ha inviato per saziare la nostra fame di verità. 
Sappiamo che  il nostro percorso,  anche se  illuminato dalla fede,
 non potrà essere senza prove e dispiaceri 
e dovremo affrontare difficoltà sempre nuove.
A molti potrà venire  da pensare: può davvero un uomo, 
colmare l’infinito bisogno di infinto del cuore dell’uomo? 
L’uomo Gesù si,  lo può, perchè è Dio.

 


 



Lettura per Domenica 09/08/2009

LETTURE DI DOMENICA 9 AGOSTO 2009   B


 


Rito romano


Rito ambrosiano


 


Il tuo pane, Signore, sostiene i poveri in cammino


 


I mercanti nel tempio. Gesù li caccia usando le cattive maniere.


Noi battezzati,se abbiamo fede, siamo il tempio di Dio.


Noi battezzati, se abbiamo fede, non dovremmo consentire al nostro cuore di farsi ladro per opprimere i poveri.


Nel nostro cuore,tempio di Dio,dovrebbe innalzarsi una lode continua a Lui, se vogliamo somigliare ai bambini e ai lattanti del Vangelo.


E se qualcuno viene a tentarci con ingannevoli progetti di guadagni che non sono utili alla vita eterna, dovremmo allontanarli con le cattive maniere come fece Gesù. E se non troviamo in noi la forza per farlo, attingiamo con fede al pane di vita che Gesù ci ha lasciato, così da ricevere da Lui il coraggio per opporci ai mercanti.



Lettura per Sabato 15/08/2009
LETTURE DI SABATO 15 AGOSTO 2009 B

Festa di Maria Assunta in Cielo

MARIA,
insegnaci la melodia del tuo cuore!
La tua vita
è stata un canto d’amore
a Dio misericordioso e salvatore.
La gioiosa melodia della tua anima
passi di generazione in generazione
E intoni nel cuore degli uomini
un magnificat sempre nuovo,
sempre bello, sempre lieto e giovane.
O Maria,insegnaci la melodia del tuo cuore!

Angelo Comastri


Lettura per Domenica 16/08/2009

Letture di domenica 16 agosto 2009  B


 


Rito romano


Rito ambrosiano


 


Gustate e vedete com’è buono il Signore!


 


Dal libro dei Proverbi 9,1-6


“Venite e mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato…


andate diritti perla via dell’intelligenza”


La Sapienza divina ha istituito la Chiesa e i Sacramenti: per questo immenso dono di salvezza, lodiamo e ringraziamo. Se ci nutriamo di Lui, rimaniamo in Lui ed Egli in noi,  e avremo con Lui la vita eterna insieme alla sapienza per compiere le opere di Dio su questa terra. Non possiamo nulla senza di Lui che ci sostiene, ci guida, ci consola, ci aiuta a capire, a scegliere, a orientarci nella serenità.



Lettura per Domenica 23/08/2009

Letture di domenica 23 agosto 2009    B


 


Rito romano


Rito ambrosiano


 


Le parole che vi ho detto sono spirito e vita


 


 


Abbiamo promesso di servire il Signore. A volte le nostre povertà d’animo ci scoraggiano, ma  la nostra fatica a convertire il nostro cuore per allargarlo all’amore per tutti, a nuove parentele, a nuove relazioni è amata dal Signore che ha dato l’esempio di donarsi a tutti oltre la propria famiglia naturale. E’ questo l’anno di grazia per i sacerdoti, che lasciano tutto per servire le persone che il Signore mette sul loro cammino. Non riflettiamo abbastanza però che noi tutti battezzati siamo un po’ sacerdoti. Il vecchio adagio diceva “Prima i tuoi, gli altri se tu puoi” Per il seguace di Cristo non è così: non trascurare i tuoi, soprattutto se sono nel bisogno, ma non limitarti a questo. Vi sono tante persone che cercano comprensione, cura, amore, verità, speranza; vi sono tante pecore che non sono di questo ovile: anche di quelle bisogna saper prendersi cura. Oppure ci stiamo stancando di seguire e servire il Signore, che ci domanda “Volete andarvene anche voi?” Possa la grazia del Signore nostro Gesù Cristo, darci la forza e il coraggio di seguirlo ovunque Egli ci guidi, perché abbiamo avuto tante prove del suo amore per noi.



Lettura per Domenica 30/08/2009

Letture DOMENICA 30 agosto 2009   B


Rito romano


Rito ambrosiano


 


I puri di cuore abiteranno nella casa del Signore


 


Dice Gesù “Dal di dentro, dal cuore degli uomini, escono i propositi del male….”


Non illudiamoci: soltanto se accoglieremo ogni giorno la Parola di Dio e la metteremo in pratica, saremo salvi. Questa è l’unica saggezza e intelligenza. Accogliere chi ci viene a scomodare, pregare per chi ci fa soffrire, sollecitare gli ignavi perché smettano di oziare e di pensare solo a loro stessi, ignorare chi tenta di condurci lontani da Dio.



Lettura per Domenica 06/09/2009

Letture di DOMENICA 6 settembre 2009   B


Rito Romano


Rito ambrosiano


 


Loda il Signore, anima mia


 


Grazie Gesù, per la vita. Per il grande messaggio dei piccoli…grazie per il più grande dei tuoi doni…grazie, Signore del tuo perdono.


Diciamo agli smarriti di cuore “Coraggio, non temete, ecco il vostro Dio viene a salvarvi” Voi sordi, voi muti, voi zoppi,  Egli verrà a farvi udire,  a farvi parlare, a farvi saltare.


Egli dirà “Apriti!” al cuore indurito perché si apra all’ascolto e alla comunicazione.


Con riconoscente stupore abbiamo veduto il lontano diventare vicino, perché il Signore può tutto, fa bene ogni cosa, vuole la salvezza di tutti. Ha veduto la nostra insistenza nella preghiera, si è commosso, ha fatto ciò che l’uomo è incapace di fare.


Le nostre parole vane sono un leggero mormorio di fronte a una cascata di grazia.


Confidiamo nel suo progetto  e vedremo le meraviglie del Suo amore.  



Lettura per Domenica 13/09/2009

Letture DOMENICA  13 SETTEMBRE 2009  B


Rito romano


Rito ambrosiano


 


Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi


 


L’Apostolo Giacomo oggi ci parla della fede e delle opere e ci dice che entrambe sono necessarie.


Ma la fede e le opere che la fede suggerisce sono possibili soltanto se ci comportiamo come ci chiede  Gesù “Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi  segua. Perché chi vuol salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà.” Gesù conosceva la verità e apertamente dichiarava che avrebbe dovuto soffrire molto ed essere  rifiutato. Perfino Pietro, rifiutava questa prospettiva e rimproverava Gesù. E Gesù, che pure amava molto Pietro, non esita a definirlo “satana” perchè pensa secondo gli uomini. Può succedere anche a noi di essere incompresi perfino dai nostri stessi familiari quando essi dubitano che un progetto di amore concreto e oblativo possa rientrare nel progetto di Dio. Facilmente diventeranno nostri nemici. E se vorremo imitare Gesù non ci vendicheremo, ma pregheremo così “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”.



Lettura per Domenica 20/09/2009

LETTURE DI DOMENICA 20 SETTEMBRE 2009    B


 


Rito romano


Rito ambrosiano


 


Il Signore sostiene la mia vita


 


Le letture di questa domenica indicano al discepolo di Gesù la via dell’umiltà. Egli sceglie i bambini, a simboleggiare tutti i piccoli di questa terra. Solo diventando piccoli, accogliendo i piccoli,  siamo grandi per Dio. “Chi accoglie uno di questi piccoli nel mio nome, accoglie me.” Non come chi provoca liti perché pieni di desideri, invidiosi, desiderosi di essere considerati grandi. E se non riescono a possedere, tendono insidie al giusto, perché infastidisce, irrita, sembra giudicare con il loro comportamento; allora  lo tormentano per trovare una giustificazione alla loro logica del potere. Non ricevono nulla da Dio perché domandano ciò che non è bene, non accettano di servire, di spendersi e di spendere, di investire la propria vita per gli altri. Il discepolo del Signore non si lascia intimorire, sopporta, certo di non essere solo in questo percorso ad ostacoli che gli tendono gli empi. Il Signore Gesù cammina con lui e sostiene la sua vita ogni giorno.



Lettura per Domenica 27/09/2009

 


LETTURE DI DOMENICA 27 SETTEMBRE 2009      B


 


Rito romano


Rito ambrosianio


 


I tuoi insegnamenti, Signore, danno gioia


 


Lo Spirito di Dio soffia dove vuole. Egli sceglie strade misteriose e impensabili per arrivare al cuore di ogni uomo. Il desiderare che il nostro gruppo si distingua è già un peccato d’orgoglio, ancora di più se mettiamo noi stessi come punto di riferimento piuttosto che LUI: a volte la paura del confronto ci paralizza. A volte siamo tentati di pregiudizio, dunque di vedere gli altri come nemici anziché come figli dello stesso padre.


Dimentichiamo che non siamo noi salvatori, ma soltanto Dio. Dimentichiamo che vi sono operai della prima ora e dell’ultima ora e che Dio li ricompensa tutti allo stesso modo. E siamo gelosi.


Signore Gesù, aiutaci a distaccare il nostro cuore dai beni 
che passano, compresa la nostra stessa vita. 
Donaci  la grazia di non sentirci mai più importanti di nessuno,
 ma servi di tutti. 
Tu che sei sempre accanto a noi, 
rendi il nostro cuore umile e generoso, 
 accogliente come il tuo. 


Lettura per Domenica 04/10/2009

Il Vangelo di Maria benedetta tra tutte le donne: “Fate quello che Egli vi dirà” (Giovanni 2, 1-11)


 


LETTURE DI DOMENICA 4 OTTOBRE 2009      B


 


Rito romano


Rito ambrosiano


 


“Il mio diletto è per me ed io per lui …


… voglio cercare l’amato del mio cuore” (Cantico dei Cantici 2, 2-3)


 


La tenerezza. Lo sposo e la sposa come amici. In una sua bella poesia Garcia Lorca scriveva “bevi dalla mia brocca se hai sete”. Il matrimonio come amicizia, solidarietà nel cammino della vita di due persone di sesso diverso che decidono di sostenersi vicendevolmente. “Forte come la morte è l’amore”, un amore che non cede come una canna sbattuta dal vento, che è fedele, che ha la tenacia di superare qualsiasi difficoltà anche nei momenti più critici e dolorosi. L’amore sponsale non può risentire della mentalità corrente dell’”usa e getta”. Anche se la vita è fatta di continui cambiamenti gli sposi devono essere disposti ad aggiornare quotidianamente la loro relazione, possibilmente migliorandola. Il matrimonio è un passo a due nel cammino di santità.  


 


 


SAN FRANCESCO D’ASSISI (Patrono d’Italia)


 


Sei tu signore, l’unico mio bene


 


San Francesco, uomo del suo tempo, in gioventù amava, giocava, guerreggiava come tutti i suoi coetanei. Quando ebbe la fortuna di scoprire “la perla preziosa” decise di vivere secondo il comandamento “non avrai altro Dio all’infuori di me” non per obbedienza, ma per Amore. Qualcuno del suo tempo lo ritenne un pazzo: pazzo d’amore per Gesù. Anche oggi lo si ricorda come serafico padre in quanto i suoi scritti, le parole da lui pronunciate e narrate dei suoi seguaci, il suo modo di pregare, di rispettare la natura, i fratelli, la Chiesa, la sua umiltà, la sua capacità di incontrare tutti con mitezza, come il lupo di Gubbio o il feroce Saladino sono testimonianza di come si dovrebbe porre nel mondo, un cristiano autentico.



Lettura per Domenica 11/10/2009

Letture DOMENICA 11 ottobre 2009 B


 


Rito romano


Rito ambrosiano


 


Nessuno è buono, se non Dio solo


 


Seguire Gesù sino alla fine dei nostri giorni terreni non è cosa facile, né comoda. Ma, se a questo discepolato sei chiamato, questa è la sola  condizione per avere la vita eterna. I tormenti, le inimicizie, le false accuse, le persecuzioni, le derisioni, i processi alle intenzioni, il distacco da ogni bene terreno…..tutto questo sembra impossibile da sopportare.  Ma la risposta di Gesù ai discepoli che gli domandavano angosciati “Chi può essere salvato?” risponde “Tutto è possibile a Dio”, cioè non sono i nostri sforzi umani, la nostra abilità che ci rende perseveranti nell’impegno e forti nelle prove a salvarci. Solo chi si affida a Dio con tutto  il cuore e domanda incessantemente che  non sia fatta la propria volontà , ma la volontà del Padre nostro, Egli, il Signore,  è in grado di forzare gli schemi, rompere gli steccati e, con la sua potenza salvifica, giunge a trasformare la sua creatura nella freccia del suo arco.



Lettura per Domenica 18/10/2009

LETTURE DI DOMENICA  18 ottobre 2009   B


 


Rito romano


Rito ambrosiano


 


Donaci Signore, la tua Grazia: in te speriamo


 


Molto spesso gli uomini sono in cerca di raccomandazioni. Il Vangelo di questa domenica è esemplificativo di una realtà difficile da accettare in questo mondo. Ed è che solo Dio decide, poiché ogni potere appartiene a Dio. Per Gesù la potenza è derivata dall’aver abbracciato la croce, facendosi servo di tutti per amore. La prima e più vera discepola di Gesù, Maria Santissima, dice che Dio “ Ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore, ha rovesciato i potenti dai troni.” (Lc. 1,51) Dunque al cristiano è concesso un unico potere: il servizio! Cioè un potere che gli è donato da Dio per migliorare gli altri, vincendo il male con il bene.Chi davvero riconosce di essere figlio di Dio, si accosta con piena fiducia ai Sacramenti per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutato ad assomigliare a Gesù al momento opportuno.


 



Lettura per Domenica 25/10/2009
LETTURE DI DOMENICA 25 ottobre  B
 RITO romano
Rito ambrosiano
Grandi cose ha fatto il Signore per noi
“Erano partiti nel pianto, io li riporterò tra le consolazioni” 
(Ger 31,7-9) Il Cardinale Tettamanzi ci ha scritto una lettera 
confidenziale per orientare il nostro spirito nella meditazione 
dell’ Anno Sacerdotale. Egli ricorda che i due ministeri, 
quello dei sacerdoti e quello comune dei fedeli ,
hanno lo scopo di condurre tutti i discepoli di Cristo alla
 santità. E’ solo Cristo che può renderci “pietre vive” 
per edificare la Chiesa a gloria di Dio, dando testimonianza
 in ogni occasione della nostra speranza: cioè che la vita
 umana ha un senso perché è eterna ed è così voluta da Dio. 
I miracoli di Gesù sono il segno che Egli è sacerdote in eterno
 e offre la sua vita perché vengano perdonati dal Padre 
celeste i nostri peccati. La guarigione del cieco nato, 
che viene guarito da Gesù dopo aver implorato pietà, 
ci insegna a pregare per i peccatori e per coloro che vivono
 nell’ignoranza della fede avendo di essi giusta compassione.
 E insieme alla preghiera offrire ogni giorno la nostra vita, 
dolori e gioie, fatiche e speranze, perché ciascuno 
che ci incontra possa ritrovare il gusto di dare un senso 
compiuto e profondo alla propria vita, dalla nascita alla morte.  


Lettura per Domenica 01/11/2009

LETTURE DI SABATO 1 E DOMENICA 2 NOVEMBRE  B


 


Commemorazione di tutti i santi e di tutti i defunti


 


RITO romano


Rito ambrosiano


 


Contemplerò la bontà del Signore nella terra dei viventi


 


La parola “comunione” ha un significato molteplice. Innanzi tutto la comunione con Gesù, poi con tutti i santi ( uomini e donne di buona volontà che hanno saputo riconoscere il Signore nella vita di tutti giorni), prima fra tutti e regina dei Santi Maria Santissima; infine comunione con i nostri  cari defunti che, se sono in Paradiso, ci stanno vicini più di prima. Abbiamo assistito alla loro morte, vedendoli soffrire molto  e ora potremo dire loro “Non avrai più sete!” “Il Signore ha asciugato ogni tua lacrima”


Nel “Credo” che è la nostra professione di fede, proclamiamo “credo nella risurrezione dai morti”….si, perché il nostro è il Dio dei viventi. Dio è razionalità e amore purissimi, non crea le creature per annientarle: Egli conosce il risultato di ogni vita e conduce ogni storia umana in modo che anche il peccatore indurito si converta e viva in eterno. La nostra speranza non si limita ai progetti terreni: sappiamo che c’è un oltre da conquistare facendo in tutto la volontà di Dio che è amare e donare con gioia, senza arrendersi alla malvagità, pregando per coloro che “non sanno quello che fanno”.



Lettura per Lunedì 02/11/2009

LETTURE DI SABATO 1 E DOMENICA 2 NOVEMBRE  B


 


Commemorazione di tutti i santi e di tutti i defunti


 


RITO romano


Rito ambrosiano


 


Contemplerò la bontà del Signore nella terra dei viventi


 


La parola “comunione” ha un significato molteplice. Innanzi tutto la comunione con Gesù, poi con tutti i santi ( uomini e donne di buona volontà che hanno saputo riconoscere il Signore nella vita di tutti giorni), prima fra tutti e regina dei Santi Maria Santissima; infine comunione con i nostri  cari defunti che, se sono in Paradiso, ci stanno vicini più di prima. Abbiamo assistito alla loro morte, vedendoli soffrire molto  e ora potremo dire loro “Non avrai più sete!” “Il Signore ha asciugato ogni tua lacrima”


Nel “Credo” che è la nostra professione di fede, proclamiamo “credo nella risurrezione dai morti”….si, perché il nostro è il Dio dei viventi. Dio è razionalità e amore purissimi, non crea le creature per annientarle: Egli conosce il risultato di ogni vita e conduce ogni storia umana in modo che anche il peccatore indurito si converta e viva in eterno. La nostra speranza non si limita ai progetti terreni: sappiamo che c’è un oltre da conquistare facendo in tutto la volontà di Dio che è amare e donare con gioia, senza arrendersi alla malvagità, pregando per coloro che “non sanno quello che fanno”.



Lettura per Domenica 08/11/2009
LETTURE DI DOMENICA 8 Novembre 2009   B
 
Rito romano
Rito ambrosiano
 
"Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo, perchè con la tua santa croce hai redento il mondo"
 
La croce di Cristo. Dileggiata, osteggiata, negata, maledetta,
 ignorata.
La croce di Cristo rappresenta la salvezza di ogni uomo vivente,
 speranza di risurrezione, di vita nuova, di futuro.
 E questo perché Cristo  si è offerto una sola volta:
 per togliere il peccato di molti; Egli ha deciso di spendere
 la propria vita per salvare gli altri, anche chi non lo ama
 o non lo riconosce come figlio di Dio.
Gesù Cristo è re dell’universo avendolo ricevuto dal Padre 
affinché ne fosse salvatore e il suo trono è la croce. Da lì 
Egli abbraccia l’umanità intera e tutto ciò che esiste.
Anche coloro che vanno in cielo dopo “la grande tribolazione”
condividendo nei fatti le sofferenze della croce di Cristo, 
sono amici di Gesù che Egli accoglie con gioia in Paradiso.
Se sposati sulla terra, quando verrà il momento, 
andrà incontro al coniuge rimasto vedovo e li accompagnerà 
per la ricongiunzione e l’amore eterno.
In questa domenica delle vedove, ricordiamo che Gesù 
si definisce difensore delle vedove, denuncia gli scribi 
che “divorano i beni delle vedove” perché le vedove sono
 chiamate a dare un contributo in tante opere sociali 
per le quali spendono i loro beni, e a dare testimonianza
 di fede senza risparmiarsi come ad esempio, la Giuditta
 biblica e tante altre vedove dell’Antico e del Nuovo Testamento. 

 



Lettura per Domenica 15/11/2009

LETTURE DI DOMENICA  15 novembre 2009 B
 
Rito Romano
Rito Ambrosiano- Prima di Avvento
 
Il Signore è venuto, viene, verrà per coloro che l’aspettano per la loro salvezza.
 
Gesù è venuto non solo per esprimere con la sua stessa vita il prototipo dell’uomo nuovo, 
ma per sacrificare la sua vita, donarla allo scopo di ottenere da Dio Padre il perdono per noi, 
che percorriamo vie storte, lontane dal pensiero e dal progetto di Dio. Siamo gente di testa e cuore durissimi. 
Non riusciamo a capire che la nostra vita è come il fiore del campo che presto svanisce. 
Solo la Parola di Dio, Gesù Cristo Parola eterna del Padre, vive per sempre. 
E anche noi, saremo con Lui, se la Sua Parola sarà penetrata nel profondo delle nostre ossa, 
se sarà stata il punto di riferimento di ogni nostro giorno, se avremo fatto come Gesù la volontà del Padre che ci ha voluti e creati. 
Allora la conseguenza sulla terra sarebbe una vita migliore per tutti, come una nuova creazione, 
e oltre questa vita risplenderemmo come le stelle nel cielo.
Con Dio o senza Dio, tutto cambia.


Lettura per Domenica 15/11/2009
LETTURE DI DOMENICA  15 novembre 2009 B
 
Rito Romano
Rito Ambrosiano- Prima di Avvento
 
Il Signore è venuto, viene, verrà per coloro 
che l’aspettano per la loro salvezza.
 
Gesù è venuto non solo per esprimere con la sua stessa
 vita il prototipo dell’uomo nuovo, ma per sacrificare la sua vita, 
donarla allo scopo di ottenere da Dio Padre il perdono per noi, 
che percorriamo vie storte, lontane dal pensiero e dal progetto di Dio. 
Siamo gente di testa e cuore durissimi. 
Non riusciamo a capire che la nostra vita è come il fiore 
del campo che presto svanisce. Solo la Parola di Dio, Gesù Cristo
 Parola eterna del Padre, vive per sempre. E anche noi, saremo con
 Lui, se la Sua Parola sarà penetrata nel profondo delle nostre ossa, 
se sarà stata il punto di riferimento di ogni nostro giorno, se avremo fatto 
come Gesù la volontà del Padre che ci ha voluti e creati. 
Allora la conseguenza sulla terra sarebbe una vita migliore per tutti, 
come una nuova creazione, e oltre questa vita risplenderemmo come
 le stelle nel cielo.
Con Dio o senza Dio, tutto cambia. 


Lettura per Domenica 22/11/2009
LETTURE DI DOMENICA 22 NOVEMBRE   B
 
Rito Romano
Rito Ambrosiano II di Avvento
 
Io sono l’alfa e l’omega, colui che è, che era e che viene, 
l’Onnipotente 
 
“Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce.” 
Gesù è il testimone del Padre eppure è assiso sul trono
della sua passione. Lui è il termine di confronto e
discriminazione di fronte al quale prendere posizione. 
Guardarlo sulla croce trafitto e riconoscerlo come re
 dell’universo è difficile. Ma è la condizione decisiva di 
salvezza o di condanna. 
L’esercizio più conveniente per aderire a Cristo Signore è
quello di leggere, comprendere, amare,  praticare il suo
 
Vangelo. La Parola di Dio è come la pioggia che discende
 
dal Cielo sulla terra e la rende feconda perché dia i suoi 
frutti, così è per la persona di fede: l’ascolto sincero 
della Parola di Dio produrrà gli effetti che Dio vuole.
 


Lettura per Domenica 29/11/2009
LETTURE DI DOMENICA 29 novembre 2009   B
Rito Romano 
Rito Ambrosiano  III di Avvento
 A te, Signore, innalzo l’anima mia.
 A MARIA, regina della famiglia
 O Maria, donna del “si” fedele e felice, 
prega per le nostre famiglie,
affinché custodiscano
il progetto di Dio,
rispettino la vita nascente
e amino i bambini,
stelle del cielo dell’umanità.
Proteggi i figli che si affacciano alla vita:
sentano il calore della famiglia unita
e la gioia dell’innocenza rispettata.
Brilli nelle nostre case
l’affetto per gli anziani,
dono di sapienza e completezza
della famiglia.
ANGELO COMASTRI
 
Le letture di oggi (ricordiamo che siamo in Avvento, 
tempo dell’attesa)
ci invitano “State attenti a voi stessi,
che i vostri cuori non si
appesantiscano in …affanni della vita
e che quel giorno (del decesso) non
vi piombi addosso
all’improvviso…Vegliate in ogni momento pregando….”
Noi cristiani aspettiamo UNO che è già venuto e che
tuttora è presente.
Giovanni Battista dirà “In mezzo a voi sta uno che voi
(la maggioranza
delle persone) non conoscete.”
Eppure siamo dei “salvati” da Colui
che è venuto
ed è stato trafitto per noi.  Noi viviamo nella storia e
abbiamo
il compito (senza paura di non farcela)
di trasformare questo tempo
nel Regno di Dio nel quale
non viviamo ancora.


Lettura per Domenica 06/12/2009
LETTURE DI DOMENICA 6 DICEMBRE 2009    B
 
Rito Romano
Rito Ambrosiano
 
Grandi cose ha fatto il Signore per noi!
 
“Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio” (Lc 3,6) predicava il Battista
 precursore di Gesù e della rivoluzione che Egli avrebbe provocato.
Ciascuno di noi può diventare segno della salvezza che Dio porta 
nel mondo, attraverso l’annuncio pubblico di ciò che Dio ha fatto
per noi, cambiandoci dentro, dandoci occasione di contribuire
al Suo progetto.Il nostro deve essere un contributo a ogni possibile
 trasformazione, nei contesti in cui viviamo, verso una realtà nuova, 
convertita, fondata sulla carità, profeti di una salvezza che ai più 
sembra impossibile.


Lettura per Lunedì 07/12/2009
 
Letture di meditazione 7 Dicembre  2009-
S.AMBROGIO
Sulla Vergine Maria Madre di Cristo,  Ambrogio scrive “Immagine 
della verginità: tale infatti fu Maria” (PL 16,222) 
Paolo VI in occasione del XVI centenario dell’Ordinazione 
Episcopale di S. Ambrogio, il 7 dicembre 74 definisce una eredità
preziosa lasciata da Ambrogio “l’educazione alla verginità, 
vero colpo d’ala sulla bassezza dilagante del costume pagano
 e morbosamente corrotto.” 
E cita il martirio di Santa Agnese dodicenne “ In una sola vittima, 
un duplice martirio, del pudore e della religione. E rimase vergine
 e ottenne il martirio” (PL 16, 201-202) 
Questa riflessione in un tempo storico come il nostro in cui virtù
come la castità, la continenza, sono assolutamente irrise, 
pensiamo possa essere sufficiente. 
O riteniamo che il Paradiso possa essere abitato da coloro che 
hanno ritenuto un diritto i giochi erotici, l’uso della sessualità
sfrenata, i video porno, e tutte le bassezze che rendono l’uomo
 simile ad animale?
 


Lettura per Martedì 08/12/2009
Letture di meditazione 8 dicembre 2009-
IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA VERGINE MARIA
 
VERGINE DELL’ATTESA
O Madre, tu conosci la trepidazione
e la bellezza dell’attesa. 
Tu hai atteso la nascita del Figlio di Dio
che ha scelto Te, come culla del mistero.
Tu hai sentito il battito del suo cuore
umano e divino e hai atteso
la gioia di vedere il suo volto.
Tu ora attendi per noi:
tu sei la madre dell’attesa!
Metti olio nelle nostre povere lampade
e insegnaci ad attendere
il ritorno di Gesù gioiosamente,
fedelmente, tenacemente ogni giorno.
Maranà tha! Vieni, Signore Gesù!
La Chiesa ti invoca: vieni, Signore Gesù!
Con Maria ti supplica:
vieni Signore Gesù!
 ANGELO COMASTRI


Lettura per Domenica 13/12/2009
Letture di DOMENICA 13 dicembre 2009    C
 
Rito Romano  III di Avvento
Rito Ambrosiano  V di Avvento
 
“Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un Salvatore potente.
Gioirà per te…” Sofonia 3,17
 
La speranza! Ecco la buona notizia: “…siate lieti! Il Signore è vicino!
Non angustiatevi per nulla…e la pace di Dio, che supera ogni
intelligenza, custodirà i vostri cuori…”
Il cammino di preparazione al Natale si fa sempre più gioioso,
ci sollecita a vivere momenti di grazia, insieme a una testimonianza
vigile, concreta,  che sappia veicolare l’Amore di Dio per ogni
uomo.


Lettura per Domenica 20/12/2009
Letture di domenica 20 Dicembre 2009   C
 
Rito Romano  IV di Avvento
Rito Ambrosiano VI di Avvento
 
Fa’splendere il tuo volto e salvaci, Signore
 
 
Siamo santificati una volta per sempre dal Verbo di Dio Gesù Cristo,
fattosi uomo per dare la possibilità,  a coloro che credono e
vivono in Lui, di essere salvi, di avere una vita eterna di pienezza e
di gioia. L’aspirazione profonda che nutre ogni persona è la vita 
senza fine. Questa, non sarà la scienza a darcela, nonostante i 
tentativi di prolungarla. Solo Dio può rendere feconda la nostra vita, trasformandoci
interamente, per la potenza del Suo Spirito. Beati noi se crederemo,
prendendo a modello Maria, Madre del nostro salvatore: saremo
cittadini del mondo nuovo, concittadini dei santi. 
 


Lettura per Venerdì 25/12/2009

 Lettura per Natale Venerdì 25/12/09            C

Rito Romano  
Rito Ambrosiano 
 
Oggi è nato per noi il Salvatore
 
 
Entrando nel mondo Gesù dice: 
<<Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà.>>
Ogni donna attende la nascita del figlio nove mesi.
La persona divina del Salvatore è stata 
invece lungamente preparata dal Padre 
nel corso dei secoli e Dio ha scelto 
Maria che ha creduto nell’adempimento 
di ciò che il Signore le aveva detto.
La nascita di Gesù ha abrogato l’ordine
 antico per introdurre un ordine 
nuovo, fondato sulla totale dedizione 
di Gesù alla volontà del Padre. 
Il Figlio primogenito del Padre insegna 
a noi figli adottivi a seguire spontaneamente la volontà di Dio.


Lettura per Domenica 27/12/2009

Lettura per Domenica 27/12/09         C

Rito Romano  
Rito Ambrosiano 
 
I tuoi amici, Signore, contempleranno il tuo volto
 
 
Il Vangelo di Giovanni ci dice che ciò 
che saremo, oltre la vita terrena, non è
stato ancora rivelato, ma che 
“noi saremo simili a Lui, perchè lo 
vedremo così come Egli è”.
Questa è la speranza Cristiana, 
speranza che non inganna perché Gesù
stesso ha promesso 
“dove vado io verrete anche voi”.
La lettura di Luca capitolo 2 ci dicembre
che Maria e Giuseppe non hanno capito 
né immaginato il disegno e la volontà 
del Padre sulla vita di Gesù.
Nonostante questo, i genitori di Gesù
si fidano della volontà di Dio e 
rispettano il progetto di vita del 
figlio preparandosi anche al distacco.

 



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