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L'umiltà di Maria

Tutte le generazioni chiameranno beata Maria, perché "Dio ha guardato l’umiltà della sua serva."
Questa volta andiamo a scuola da un altro grande dottore della Chiesa, S. Bernardo.
"A chi fu mandato l’angelo Gabriele? ‘A una vergine promessa sposa di un uomo di nome Giuseppe. Chi è questa vergine così venerabile da essere salutata da un angelo, così umile da essere promessa in isposa a un falegname? Bella è la compresenza della verginità e dell’umiltà, e piace non poco a Dio quell’anima nella quale l’umiltà accresce il pregio alla verginità e la verginità è ornamento dell’umiltà.
È una virtù degna di lode la verginità, ma l’umiltà è più necessaria. Puoi salvarti senza la verginità, ma non lo puoi senza l’umiltà. Aggiungo: può piacere l’umiltà che rimpiange la verginità perduta; senza l’umiltà, oso dire, non sarebbe piaciuta nemmeno la verginità di Maria. Dice il Signore: ‘Su chi riposerà il mio Spirito se non su chi è umile?’ Se dunque Maria non fosse stata umile, lo Spirito santo non si sarebbe posato sopra di lei e non l’avrebbe resa madre. È chiaro dunque che, affinché concepisse per opera dello Spirito santo, ‘Dio guardò l’umiltà della sua serva’ piuttosto che la sua verginità. E se piacque a Dio per la sua verginità, tuttavia concepì per la sua umiltà. È chiaro perciò che indubbiamente l’umiltà fu anche la causa che fece piacere la verginità". (Lodi di Maria 1,5)


Umiltà e verità

Se cerchiamo il perché di questa preferenza lo possiamo ritrovare nel fatto che un cuore umile riconosce il suo niente davanti a Dio. Quindi riconosce un ordine basato sulla verità.
Ma non sempre è stato così. Usando la sua intelligenza e la sua volontà, l’uomo, fin dall’origine, volle rovesciare questo rapporto: essere tutto, mettersi al posto di Dio, e fu il disastro: senza la verità, tutto nel mondo va a catafascio.
Ecco la misteriosa ragione per cui il Figlio di Dio si è fatto uomo. ‘Umile’ deriva da humus, la terra dalla quale siamo derivati. L’uomo è impastato di polvere. Il Figlio di Dio, facendosi uomo, si è impastato della nostra miseria. Ha preso la sua carne dall’umile Maria, che doveva essere ben cosciente di appartenere alla fragile famiglia umana, con tutti i suoi limiti e le sue bassezze. Cristo si è abbassato, assumendo la forma di schiavo, facendosi figlio di una serva. Solo così ha ristabilito tra Dio e l’uomo l’ordine che si era perduto.

Maria si era già posta su questa strada. S. Bernardo riassume così:
"Imitate, uomini tutti, l’umiltà delle Madre di Dio. Onorate, angeli santi, che adorate il Figlio della nostra vergine, la Madre del vostro re. Alla dignità di lui così eccelso tra voi, tra noi così umile, si tributi ugualmente da voi e da noi la riverenza dovuta, e si dia onore alla sua bontà così umile."

L’orgoglio umano non solo vuole ribellarsi a Dio: vuol prevalere anche sugli altri. Chi non ha l’umiltà di essere consapevole della propria condizione, chi non ha la modestia di riconoscere i propri limiti, tratterà i suoi simili con alterigia, avrà un portamento offensivo con chi ritiene più in basso di lui, non saprà riconoscere e accettare la debolezza degli altri.


Rapporti col prossimo

Maria seppe essere umile anche con gli altri. Il vangelo ce lo fa capire descrivendoci la bontà con Elisabetta, la sua riflessione sui misteri di cui era protagonista o testimone, la riservatezza ad apparire durante la predicazione di Gesù.

Sono cenni che hanno permesso ai santi scrittori di completare con la loro fantasia quale fosse il comportamento di Maria. S. Ambrogio ci dà questa deliziosa descrizione di Maria adolescente:
"Da fanciulla, Maria era umile di cuore, riflessiva, prudente, non chiacchierona, amante della lettura. Assidua al lavoro, modesta nel discorrere, voleva come giudice dei suoi pensieri non l’uomo, ma Dio. Non offensiva con nessuno, era benevola con tutti: rispettava i più vecchi, non invidiava le sua compagne, fuggiva l’ostentazione, seguiva la ragione, amava la virtù. Quando mai offese, anche solo con lo sguardo i suoi genitori? O fu in disaccordo con gli altri, o disprezzò il meschino, o schernì il debole, o schivò il povero?
Nulla di torvo nel suo sguardo, di procace nella sua parola, di sguaiato nei suoi atti. Non un gestire scomposto, non un comportamento provocante, non un parlare sfacciato. Così l’aspetto della sua persona era di per sé il ritratto della sua mente, l’immagine della sua bontà." (De Virginibus II,II)

Quale modello potrebbe essere Maria, per le nostre ragazze ! (E non solo per loro).

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