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Lo spirito di Gesù

La prima impressione, quando si entra nel Nuovo Testamento, è quella di incontrare lo Spirito Santo nella maniera più facile ed usuale. E’ come quando si entra nella casa di qualcuno: non desta meraviglia incontrarlo in ogni ambiente.
Si parla della nascita di Gesù? Matteo e Luca richiamano la sua presenza come la cosa più ovvia. l’angelo rassicura Giuseppe: "Quello che è generato in lei (Maria) viene dallo Spirito Santo" (Mt 1,20) E Gabriele dice a Maria: "Lo Spirito Santo scenderà su di te." (Lc 1,35)

Gesù è il figlio della Promessa, quella promessa di un salvatore, che Dio avrebbe mandato per liberare dal male tutta l’umanità. Non lo si poteva ricevere se non dall’amore di Dio. Lo Spirito Santo, nella Trinità, è proprio la persona che presenta tutta la forza di questo amore. Ecco perchè si dice che Gesù si è incarnato "per opera dello Spirito Santo".
C’è subito una conseguenza che riguarda noi. Gesù è vero uomo, ma anche vero Dio: San Paolo nella lettera ai Galati ricorda:

"Quando venne la pienezza dei tempi, Dio mandò suo Figlio, nato da una donna, (...) perchè ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siate figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del Figlio suo." (Gal 4, 4-6)

Per salvare l’umanità, l’Amore di Dio non esita di fare anche di noi, piccoli uomini, dei figli di Dio.


Una persona vera

Possiamo già intuire che lo Spirito di cui si parla, non è solo una qualità divina, come la giustizia, la misericordia, l’onnipotenza: ma è una vera persona, alla quale si possono attribuire interventi, manifestazioni, presenze proprie. E’ una verità difficile, che Gesù fece capire ai suoi apostoli a poco a poco, con pazienza, verso la fine della sua missione.
Se lo Spirito è persona, allora tra lui e Gesù intercorrono rapporti "personali". Gesù è il Figlio di Dio: lo Spirito Santo prende da lui ciò che vuole comunicare agli apostoli; come lui, è un "consolatore" nel senso più vero della parola: non lascia mai soli. Gesù lo può donare senza misura. (Gv 3,34)

Nei tre anni della sua missione Gesù agisce, si muove sotto l’impulso dello Spirito Santo. Se vogliamo prendere parole più facili per noi, possiamo dire che tutto quanto egli compie, lo fa spinto dall’amore. Ma, mentre in noi l’amore è solo un sentimento, in Gesù l’amore è divino, una vera e reale persona, che discende e rimane unita inseparabilmente a lui. E’ la grande rivelazione del battesimo di Gesù, così come la descriva Giovanni Battista:

"Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua, mi aveva detto: "L’uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito, è colui che battezza in Spirito Santo." E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio." (Gv 1, 32-34)


... benefica ...

L’opera di Gesù, sotto l’impulso dello Spirito, è stata quella di distruggere il male, in tutte le sue manifestazioni: peccato, malattia, morte. L’apostolo Pietro lo ricorda così al centurione Cornelio, il primo pagano convertito:

"Voi conoscete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perchè Dio era con lui." (At 10, 37-38)

Tra Gesù e il diavolo, tra l’Amore e il male è una grande battaglia, senza tregua ed esclusione di colpi. Incomincia subito:

"Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo." (Mt. 4,1)

Gesù lo combatte direttamente, e poi distrugge la sua opera: risana gli ammalati, scaccia i demoni, monda i lebbrosi:

"la potenza del signore gli faceva operare guarigioni". (Lc 5,17)

I farisei presero a dire: "Costui scaccia i demoni in nome di Beelzebul, il principe dei demoni". Ma Gesù disse loro:

"Se io scaccio i demoni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio. Come potrebbe uno penetrare nella casa dell’uomo forte e rapirgli le sue cose, se prima non lo lega?" Contestare la verità conosciuta, come fanno i farisei, è andar contro l’opera dello Spirito Santo: "Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito Santo non sarà perdonata." (Mt 12,22-32)


...gioiosa

Non ci sono, ad ascoltare Gesù, solo alcuni ostinati nemici. Molte persone, semplici, umili, che i principi del Sinedrio qualificano come "gentaglia maledetta", sono aperte all’ascolto del vangelo, e formano la consolazione del Maestro:

"In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: "Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te". (Lc 11,22)

Prove, battaglie, miracoli, dolori e gioie: tutto è vissuto da Gesù in una atmosfera di indicibile amore per il Padre e per l’umanità. Per usare la formula del vangelo, che ce ne rivela anche l’origine misteriosa, tutto avviene "nello Spirito Santo".

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