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Breve storia - motivi di una scelta

L’Associazione Emmaus si è formalmente costituita nel maggio del 1994 come frutto di un percorso personale di crescita umana e cristiana di Adele Delfino iniziato molti anni prima, dopo il matrimonio, con l’impegno in attività lavorative e sociali.
I primi associati sono stati alcuni familiari, un sacerdote, conoscenti ed amici di varia estrazione culturale e sociale, di diverse età, che hanno ritenuto di condividere l’attività di promozione umana e cristiana intrapresa.

Riportiamo i passaggi più significativi che hanno condotto nel tempo alla costituzione dell’Associazione Emmaus.

Nel 1966 Adele Delfino cominciava ad operare come animatrice d’oratorio presso la parrocchia B. V. Immacolata e S. Antonio di viale Corsica, affidata ai frati minori conventuali. Tale impegno si estendeva anche ad animazione socio-culturale (attività teatrali ed altro) con intenti formativi, soprattutto come prevenzione al disagio giovanile dei ragazzi del quartiere.
Quando nel 1968 le venne chiesto di fare la catechista, Adele si iscrisse a un corso triennale di preparazione per catechisti parrocchiali presso la FOM; nel 1972 conseguì un diploma di abilitazione e il mandato ufficiale da parte del Card. Arcivescovo Giovanni Colombo.
Facendo la catechista, negli anni che seguirono Adele si convinceva sempre più che per i giovani non era sufficiente la lezione di catechismo, ma era necessaria un’esperienza di vita cristiana vissuta in comune nella condivisione fraterna, sperimentandone tutti gli aspetti (dalla preghiera, alla liturgia, ad attività ludiche, sportive e artistiche). L’oratorio diventava così, accanto alla famiglia, un ambito in cui formarsi come uomini e come cristiani.
Contemporaneamente si apriva la possibilità di organizzare nella zona di Maccagno (VA) dei campi estivi, dei quali Adele sarà animatrice per circa 25 anni.
Sempre nello stesso periodo (siamo nel ’68) sorsero momenti di difficoltà e di strumentalizzazioni politiche che coinvolsero il Centro Culturale che faceva capo alla parrocchia B.V. Immacolata e S. Antonio e coinvolse alcuni laici e frati della Parrocchia. Adele ritenne di rimanerne fuori per fedeltà alla Chiesa. La gente del quartiere era piuttosto sconcertata da questi avvenimenti. Fu allora che, in seguito a segnalazione di una insegnante di religione della Scuola Elementare Mezzofanti, Adele fu interpellata dall’Ufficio Catechistico Diocesano che le domandò la disponibilità a collaborare per la pacificazione degli animi, impegnandosi come insegnante di religione nella scuola stessa. Adele aderì, previo corso di autoformazione su testi stabiliti dall’Ufficio stesso e successivo superamento di esame di idoneità.
L’attività di insegnamento si protrasse per i successivi 24 anni fino al 1995.
Nel 1984 Adele veniva invitata dai superiori ad approfondire ulteriormente gli studi presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose a Milano. Completandoli, nel 1994 conseguiva il Diploma di Cultura religiosa superiore.
Sempre nel 1984 Adele ebbe l’ispirazione di progettare una casa di accoglienza, inizialmente destinata ai giovani, per offrire loro l’opportunità di fare esperienza di vita comunitaria cristiana, come sperimentato nell’ambito delle attività parrocchiali. Con l'aiuto della Provvidenza la casa sorse a Maccagno (VA), sulla riva del lago Maggiore, dove già si era sviluppata l’esperienza dei campi estivi. Fu ultimata dopo 10 anni e inaugurata nel 1994 da Mons. Marco Ferrari, Vicario Episcopale di Varese.
Contemporaneamente veniva fondata l’Associazione Emmaus.
Lo Statuto dell’Associazione Emmaus prevede le seguenti finalità: evangelizzazione e spiritualità; promozione umana e cultura orientata in senso cristiano; volontariato e solidarietà. L’Associazione è apolitica, ecumenica e aperta al dialogo con tutti. Non persegue fini di lucro.
Ben presto vari gruppi giovanili della Diocesi di Milano accompagnati dai vice-parroci, cominciarono ad affluire a Casa Emmaus. L’accoglienza si allargò ben presto agli adulti - nell’ambito della solidarietà e in quello della formazione del laicato operativo nelle parrocchie e nel sociale - e anche ai portatori di handicap, per i quali la struttura era stata già predisposta. I gruppi provenivano ormai anche da altre Diocesi e dalla vicina Svizzera.
Adele era conosciuta in Diocesi da diverse personalità ecclesiastiche con le quali nel tempo aveva avuto delle relazioni. Giulio Somarè, laico consacrato, responsabile del Coordinamento Diocesano e Nazionale F.I.E.S. (Federazione Italiana Esercizi Spirituali) suggeriva ad Adele di far aderire sia la Casa Emmaus sia l’Associazione Emmaus alla F.I.E.S (associazione avvenuta nel 1994).
S.E. il Cardinale Carlo Maria Martini visitava Casa Emmaus nel 1997 e si compiaceva di questa iniziativa. Da quel momento il Cardinale veniva informato di ogni successivo evolversi della situazione.
Mons. Giovanni Balconi, responsabile del coordinamento dei Centri Culturali Cattolici Diocesani intanto, già nel 1995 aveva avuto un colloquio con Adele e aveva ritenuto opportuno chiedere che questo Ente potesse fungere anche da Centro Culturale Cattolico. La proposta era stata accolta per obbedienza piuttosto che per convinzione, ma ben presto si presentava all’orizzonte una novità che metteva in evidenza la necessità di un nuovo servizio nella Chiesa: era il “Progetto Culturale orientato in senso cristiano” promosso dalla C.E.I. e che vedeva l’urgenza di individuare nuove figure di operatori pastorali nell’ambito della cultura e della comunicazione (Franco Mazza, Osservatorio Comunicazione e Cultura 1999)
Aiutata dai suoi giovani Adele istituiva anche un sito internet, dopo aver appreso il linguaggio dei nuovi media. L’Associazione cominciava a relazionarsi con altre realtà simili esistenti sul territorio italiano, i suoi membri partecipavano ad incontri e convegni per introdursi nella comprensione di come dovesse essere svolta tale attività, e si cominciava a collaborare con la C.E.I.. Gli elaborati proposti, venivano apprezzati da S.E. Mons. Ennio Antonelli, allora Segretario Generale C.E.I., e la collaborazione proseguiva con continuità.
L’Associazione Emmaus ritiene tuttora importante questa attività in quanto il messaggio evangelico per essere compreso, assimilato e vissuto ha necessità di essere veicolato dai nuovi linguaggi in termini di cultura diffusa. Inoltre, in una società che si sviluppa in senso multietnico e interreligioso risulta più che mai necessario il supporto dell’aspetto culturale per l’evangelizzazione onde evitare ogni sincretismo.
Nel 2002 l’Associazione Emmaus, in quanto operativa sussidiariamente agli Enti locali,.veniva inserita dalla Regione Lombardia nel Registro Generale Regionale del Volontariato con decreto n. 2118 al n. 80 – settore Famiglia e Solidarietà Sociale, e diveniva automaticamente ONLUS.

L’Associazione ha cominciato ad operare con maggiore scioltezza promuovendo un Convegno, sul tema “Il ruolo dei giovani nell’Europa della speranza” in collaborazione con il Comune di Milano -zona 4, la Diocesi, la C.E.I., l’Università Statale, il sostegno dell’Università Cattolica e aziende private.
Il sito internet è stato arricchito da una “sezione bimbi” che tratta problemi educativi con un linguaggio espressivo adeguato alle esigenze dei bambini. Inoltre per gli adulti viene pubblicato un notiziario web, dal titolo “Il cammino di Emmaus” che viene messo on line ogni due mesi circa. Per l’anno 2003 l’Associazione ha presentato alla Provincia un progetto culturale sui temi dei “diritti umani, i valori universali e l’interculturalità”.


Milano, 29 gennaio 2003




NOSTRA RELAZIONE PRESENTATA AL CONVEGNO DEI C.C.C. DIOCESI DI MILANO CHE AVRA’ LUOGO IL 15 OTTOBRE 2005.

Motivazioni del nostro operato e metodi e mezzi utilizzati per metterlo in atto.


Ci riallacciamo al tema trattato nell’ultimo Convegno Progetto Culturale C.E.I.
"Le tecnologie informatiche e telematiche al servizio della pastorale"

Premetto che nella prima parte di questa relazione, farò uso anche di alcune espressioni per mezzo delle quali Mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, ha presentato il Convegno ecclesiale che si terrà a Verona nell’ottobre 2006.

Tenuto conto che ci è stato affidato un ruolo, da quando siamo stati annoverati tra i Centri Culturali Cattolici Diocesani e Nazionali, a nome e per conto dell’Associazione EMMAUS (volontariato iscritto al Registro R.L.) che rappresento, mi sento di affermare che le motivazioni che ci spingono a prodigarci in iniziative culturali, sono molteplici; in sintesi:
1- LA FEDE nel Dio di Gesù Cristo. Crediamo che Cristo morto e risorto, restato con noi per sempre, sia l’unica, vera "speranza del mondo". Per questo ci impegniamo in una spiritualità moderna, pasquale, non oppressiva, che sia cammino di speranza verso la piena incorporazione a Cristo, vero Dio e uomo perfetto.
2- LA RESTITUZIONE, almeno in parte, DEI DONI RICEVUTI dal Signore nel corso delle nostre vite. Doni insperati e gratuiti che, per fedeltà a Dio, riteniamo essere talenti da mettere a frutto con intraprendenza e generosità.
3- LA FEDE NEI GIOVANI, nella loro forza ideale, nel loro insopprimibile desiderio di cercare "UN ORIZZONTE DI SENSO E UN PUNTO DI RIFERIMENTO credibile per le loro esistenze" Noi più anziani ci impegniamo inoltre ad offrire e a "trasmettere anche ciò che costituisce il patrimonio vitale e culturale della nostra società".
4- LA MISSIONE: non possiamo fare a meno di confessare e testimoniare in opere e parole la gioia della fede per dare ragione della nostra speranza; e spenderci per la causa del Vangelo, tentando di incidere nelle situazioni socio-culturali del territorio nel quale operiamo.
5- IL DESIDERIO DI SENTIRCI PARTE VIVA DELLA COMUNITA’ CRISTIANA E COLLABORATORI DELLA CHIESA ITALIANA CHE OPERA PER MIGLIORARE IL MONDO IN VISTA DEL REGNO DI DIO. Abbiamo occasione di prestare il nostro servizio di laici, attenti alle suggestioni che ci vengono dalla società civile, . attraverso IL PROGETTO CULTURALE messo in atto dalla C.E.I, con la libertà di esprimerci “secondo categorie concettuali per mezzo delle quali le persone, oggi, affrontano i nodi essenziali della loro vita”.

QUALI PRIORITA’
1 - Evangelizzazione e promozione umana
2 - Dialogo interreligioso e interculturale
3 - Promozione attività culturali allo scopo di collaborare con i C.C.C. della Diocesi di Milano e con la C.E.I. per il Progetto Culturale della Chiesa Italiana.
4 - Accoglienza, presso la nostra Casa Emmaus, situata sulla riva lombarda del Lago Maggiore, a Maccagno, (VA) - di gruppi che operano nella Chiesa e nella società civile con finalità simili a quelle statutarie della nostra Associazione.

QUALI METODI
Riteniamo davvero che le nuove tecnologie siano una risorsa per la comunità ecclesiale, perciò le utilizziamo come mezzo di diffusione del pensiero cristiano, ma anche come metodo sintetico di comunicazione. Pertanto siamo attenti a:
· Aggiornare il nostro Sito Internet che è all’indirizzo web http:// www.emmaus-associazione.org/ , nel quale è inserito il nostro notiziario on-line “IL CAMMINO DI EMMAUS”;
· Sul sito, che comprende anche una sezione bimbi, oltre ad informazioni circa le nostre attività, sono scaricabili gratis i nostri elaborati: tutti i nostri Notiziari arretrati, testi teatrali di nostra produzione, relazioni di esperienze pastorali, riflessioni spirituali sulle Letture Sacre delle domeniche e festivi, materiale di ricerca culturale su temi di etica privata e pubblica, ecc.
· Cerchiamo di allargare i nostri contatti mettendoci in collegamento on-line con altri C.C.C. nazionali e siti cattolici, attraverso la posta elettronica (il nostro indirizzo: emmau@tiscalinet.it ) e diffondere notizie ed iniziative per mezzo di un nutrito data-base di circa 1200 indirizzi tra enti e persone, tra cui anche qualche agenzia giornalistica, tutti espressamente disponibili a relazionarsi con noi a mezzo news letter
· Partecipiamo a diversi forum per avere occasione di confronto e dialogo con tutti, sforzandoci di essere autentici rispetto a ciò che annunciamo.
· Naturalmente, consapevoli dei nostri limiti e minorità, per essere in grado di esprimere opinioni fondate su argomenti emergenti, siamo attenti ad attingere alle inesauribili risorse della sapienza evangelica e usiamo un linguaggio alla portata di tutti per non rischiare di essere mal compresi.
· Inoltre ci impegniamo ad aggiornarci sulle esigenze dell’attualità per mezzo di testi che ci vengono forniti dalla C.E.I. servizio nazionale per il Progetto Culturale, dalla Diocesi, dalla F.I.E.S, dal CIESSEVI per il volontariato, dalle Università Cattolica e Politecnico,
· Organizziamo periodicamente un evento: o un convegno, o uno spettacolo di nostra produzione ( su tematiche emergenti che richiedono di essere conosciute e comprese meglio secondo i principi dell’etica cristiana); oppure una festa comunitaria, cercando di aggregare diverse realtà territoriali, per avere occasione di testimoniare il Vangelo vissuto.
· Presso la nostra sede, oppure presso Casa Emmaus, ci mettiamo a disposizione degli ospiti che vogliano condividere con noi le loro esperienze.

QUALI MEZZI
· Cerchiamo di reperire volontari, promuoverne la personalità, rafforzarne le motivazioni.
· Offriamo, senza scopo di lucro, accoglienza a gruppi presso la nostra CASA EMMAUS sul Lago Maggiore
· Solitamente ci autofinanziamo. Tuttavia cerchiamo di reperire fondi che ci sono utili non solo per sostenere le spese correnti, ma per promuovere nuove iniziative, presentando i nostri progetti alle Istituzioni, alle Università o a privati.


Sito internet: www.emmaus-associazione.org
E-mail: emmau@tiscalinet.it
Presidente in carica: Adele Delfino
Sede legale: via Durini, 9 – 20122 Milano
Sede operativa: Casa Emmaus – 21010 Maccagno (VA)
Informazioni e prenotazioni: presso la presidente Adele Delfino - via Lomellina, 56 - 20133 Milano
tel.: 02 733854 – fax: 02 7385784
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