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Prima catechesi per adulti solo battezzati
Argomento n.1 - Il battesimo
La domanda che Dio e la Chiesa fanno al battezzato (e tu sei battezzato) è: "vuoi diventare Santo?", "vuoi diventare cioè quello per cui sei stato creato?". Chi lo chiede, può ricevere il dono di Dio. Per mezzo dell'acqua e dello Spirito Santo, l'uomo viene innestato nella vita divina, così che non è più lui che vive solo, ma Cristo vive in lui e ne alimenta la vita interiore così da farne, con il suo assenso, un vero figlio del Padre Celeste. "Se uno è in Cristo, è una creatura nuova" (2 Cor. 5,17)
Che cosa significa vivere da creature nuove ?
Gesù ce lo dimostra. Egli è l'uomo delle Beatitudini, che non solo ha proclamate ma ha vissute (Leggi Vangelo di Matteo cap. 5)
Argomento n.2 - La nascita
Non siamo presenti nel tempo e nello spazio per caso. Siamo stati voluti da Dio per amore. Egli ci ha creati dal nulla (2 Mac. 7,28) a sua immagine e somiglianza (Sap.2,23 e 15,11).
Oggi, in un delirio di onnipotenza, si parla di "clonazione umana" perché non si riconosce alla persona la dignità della sua natura. E si tende a mascherare sotto le mentite spoglie della ricerca a fini terapeutici, una pratica che si definisce mostruosa da sé nella prospettiva della possibile selezione di una specifica razza fabbricata con la tecnica. Inoltre è assolutamente antietico anche il caso che per salvare delle vite, se ne facciano perire delle altre.
Argomento n.3 - La natura di Dio
La sostanza di Dio è l'Amore perfetto (mentre l'amore umano ha invece una gamma di possibilità, che vanno dal basso verso l'alto)
Tutti abbiamo esperienza di "piccoli, poveri" amori.
L'Essere di Dio = Trinità di persone, nell' unità di sostanza.
In che senso si intende la sostanza di Dio? Abbiamo già detto che le Sacre Scritture ci dicono che è l'amore. A che cosa conduce l'amore sostanziato ? Alla donazione, all'unità, all'armonia.
Creati ad immagine e somiglianza di Dio trinitario, anche noi siamo chiamati all'amore e alla comunione, così come comunione perfetta nell'amore è la vita di Dio, che è il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Nella vita pratica dovrebbe essere bandito l'egoismo, l'invidia, l'odio, la menzogna, la violenza, lo sfruttamento, l'impurità, il vizio, l'accidia, l'avidità, l'indifferenza verso i problemi degli altri, la rovina della natura. Noi vediamo il progressivo rivoltarsi contro di noi del male che stiamo seminando.
Argomento n.4 - L'amore
L'amore per sua natura è fecondo: per questo Dio crea e continua a creare.
L'amore chiede la comunione. Dio è comunione di persone.
Dio chiede che l'uomo,in quanto suo figlio, converga con la sua propria volontà verso la comunione con Lui e i fratelli.
In primo luogo questo dovrebbe avvenire tra gli sposi, in famiglia con i figli, nella comunità cristiana, infine nella società e nel mondo intero.
Oggi si tende a centellinare l'amore, l'attenzione, la premura, l'ascolto. La società impazzita, a ruota di tecnologie sempre più sofisticate e veloci, è padrona del nostro tempo. Non ci possediamo più. Non siamo più in grado di disporre con serenità delle ore e delle possibilità della nostra vita. La fretta ci impedisce di pensare e di dare un ordine prioritario alle cose da fare in una giornata. Ci manca il tempo per pregare. Dovremmo porci talvolta questa domanda: a chi appartiene il tempo che mi è dato da vivere? Un giorno lontano Dio dettò a Mosè questo comando per gli uomini :"Io sono il Signore Dio tuo. Non avrai altro Dio fuori che me."
Argomento n.5 - Dio e l'uomo
Dio cammina da sempre con l'uomo, da Lui creato libero, allo scopo di renderlo capace di liberi "SI" alle sue chiamate.
Dio ha parlato all'uomo usando una pedagogia progressiva.
Prima ha posto delle regole (i 10 comandamenti), come fanno un padre e una madre con i loro figli quando sono piccoli, per evitare che si facciano del male.
Poi ha inviato la sua Parola che si è fatta uomo come noi -Gesù Cristo- il quale per mezzo dei suoi "fatti" e dei suoi "detti" ci invita a imparare a "masticare ciò che è difficile da digerire".
Il messaggio di Gesù è di aspetto trascendente. Gesù non dà indicazioni solo per la vita terrena ma in proiezione di quella futura.
È importante imparare a conoscere in profondità il significato degli atti e delle parole di Gesù: con l'aiuto della Chiesa, dei Sacramenti, dello Spirito Santo nostro maestro interiore, della preghiera, dell'ascolto e della meditazione della Parola di Dio. Ma come fare a comprendere il significato di questa Parola fino al midollo?
Lo Spirito dà la possibilità all'uomo di penetrare sempre più a fondo nella comprensione del mistero, così da percepire, come dice San Paolo " l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'Amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza" (Ef. 3,18)
Il testo biblico dice "...la Parola uscita dalla mia bocca, non ritornerà a me senza effetto...( Is. 55,11) e il Vangelo (Mt.13) ci parla della Parola come seme fecondo, che se accolto da terreno buono può portare frutto.
Gesù insegna (Mt. 4,4) : "non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio".
Egli stesso, nell'episodio della samaritana (Gv. 4,9) rispondendo ai discepoli che lo invitavano a prendere cibo, si esprime così: "mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato e compiere la sua opera".
E noi? La Parola di Dio dovrebbe segnare l'inizio delle nostre giornate, perché essa è in grado di dare le indicazioni, non solo spirituali ma anche pratiche, necessarie a vivere bene.
Argomento n.6 - Gesù fa conoscere il Padre
Non soltanto per noi è difficile comprendere la Trinità di Dio; anche molti santi hanno tentato di decifrarla. Forse solo una intuizione mistica può consentire all'uomo di percepirne il mistero. Tuttavia dovremmo saper fidarci delle parole di Gesù che non può mentire. Egli ha dimostrato di essere vero uomo e vero Dio. Gesù rivela l'unità delle persone divine in varie occasioni. Ecco alcune delle sue espressioni:
"Chi ha visto me, ha visto il Padre" (Gv.14,9)
"Io e il Padre siamo una cosa sola" (Gv.10,30)
"Se uno mi ama, osserverà la mia Parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui"(Gv.14,23)
Gesù dice che si fa conoscere da chi lo ama, non da chi lo cerca soltanto razionalmente; questo perché l'amore divino e l' amore umano hanno la possibilità di comunicare e conoscersi.
Di fronte ad avvenimenti tristi, molte persone si domandano: ma Dio è proprio buono?
L'Apostolo Giovanni, amico prediletto di Gesù, nella sua prima lettera cap. 4,8 rivela "Dio è Amore"
Nel Vangelo, le parabole della misericordia, dicono che " Dio è Padre buono"
La figura del Dio geloso dell'Antico Testamento che giudica e condanna, con la buona notizia che è il Vangelo di Gesù, si sfuoca. Si comprende che la giustizia di Dio è la misericordia infinita: questa è realtà pienamente divina che può essere pienamente umana. La pazienza di Dio accompagna l'uomo fino al momento del trapasso verso la vita futura.
La nostra giustizia invece è talvolta priva di pietà. Non sappiamo riconoscere i nostri torti, ma vediamo bene quelli degli altri e li condanniamo duramente. Preferiamo spesso punire, piuttosto che perdonare. La nostra arroganza ci rende giudici implacabili e siamo incapaci di sperare, aspettare, pregare per chi non ci ama.
Dovremmo ricordare che l'uomo non è un sasso e che la conversione è sempre possibile.
Argomento n.7 - Lo Spirito Santo
Prendiamo in esame la lettura del Vangelo di Gv. 4.
Gesù incontra la samaritana e le parla dell' "Acqua viva" che Egli è in grado di dare a chi gliela chiede; torrenti d'acqua viva (lo Spirito Santo) che innalzano l'uomo dal suo stato negletto verso le altezze di Dio.
Noi abbiamo ricevuto lo Spirito Santo nel Battesimo. Lo Spirito arricchisce di infiniti doni sempre nuovi che orientano ad una vita buona e alla santità. Tuttavia spesso dimentichiamo che non siamo soli a vivere, ma che lo Spirito di Cristo abita in noi. Anzi, spesso offendiamo lo Spirito Santo con scelte di vita contrarie a quanto Egli ci suggerirebbe. Dimentichiamo che possiamo invocare una nuova effusione dello Spirito Santo da parte di Dio, se glielo chiediamo come una necessità senza la quale perdiamo la bussola per procedere nel cammino della vita. .
Eppure dice il Vangelo (Lc. 11,11): "Quale padre fra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? ...quanto più il vostro Padre celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!"
L'aiuto dello Spirito è poi assolutamente indispensabile per arrivare alle vette della Santità. L'uomo, da solo, è incapace di arrivarvi. Lo ha detto Gesù.
Argomento n.8 - Necessità della preghiera
A volte abbiamo la tentazione di pensare che il tempo dedicato alla preghiera sia sprecato. Dobbiamo sfidare noi stessi e metterci alla prova.
Una mattina proviamo a cominciare la nostra giornata ascoltando la Parola di Gesù, offrendo a Lui le nostre intenzioni, lasciando a Lui il compito di orientarci verso le priorità, pregando Lui e la Vergine santa perché ci proteggano dal male che è dentro e fuori di noi.
Un altro giorno proviamo a fare come se Dio non ci fosse. Come se tutto dipendesse da noi.
Constateremo la grande differenza, dai risultati che potremo riscontrare al termine delle due giornate.
La vita è meravigliosa, è piena di sorprese, è come un'avventura vissuta al fianco del nostro Dio! Diversamente, se vorremo fare da soli, sentiremo il vuoto, l'amarezza, l'inconsistenza, la stanchezza del vivere.
Allora ascoltiamolo l'invito di Gesù:
"Chiedete e vi sarà dato...bussate e vi sarà aperto" (Lc.11,9)
"Pregate per non essere indotti in tentazione"(Mt.26,41)
La preghiera è, come per l'uomo sono i mezzi di comunicazione sociale, il mezzo che mette in contatto, in comunicazione, in comunione con Dio o la Vergine Santa: ed essi sono ovunque un uomo prega.
Argomento n.9 - Dio ci conosce
Dio è come un grembo di madre dentro il quale noi "viviamo e ci muoviamo" (San Paolo). Perché ci ha creati e perché viviamo in Lui Egli ci conosce e non possiamo mentirgli. Tuttavia non ci conosce per controllarci quando sbagliamo, ma ci conosce per amarci anche quando sbagliamo e sussulta di gioia per ogni nostro cenno di risposta al suo Amore.
Argomento n.10 - La Chiesa - Sacramento di salvezza
La Chiesa, comunità generata dallo Spirito di Cristo, aiuta i suoi figli a percorrere la via della santità. In essa è presente Cristo: Egli lo ha promesso.
Tra i mezzi che il Signore ha lasciato alla Sua Chiesa per la santificazione degli uomini, vi sono i 7 sacramenti.
Del Battesimo abbiamo già detto.
Riconciliazione Essa non è semplicemente una richiesta di perdono da parte dell'uomo. Il battezzato, nonostante abbia in sé lo Spirito di Cristo, può scegliere contro il suggerimento dello Spirito e in tal modo si condanna ad essere un germoglio di vita che non vuole sviluppare, sceglie di inaridirsi. Lo soccorre l'autocoscienza, che può fargli comprendere il baratro di egoismo, superficialità, violenza, volgarità in cui sta precipitando.
Ma ecco la salvezza! Il mezzo per uscirne è il sacramento della Riconciliazione, incontro con Dio che ci attende, il quale prova una grande gioia nel perdonare e nel donare una abbondante effusione di Spirito Santo. Lo Spirito dà la capacità all'uomo, rinnovato dal di dentro, di assumere un più vigoroso impegno di bene per sé e per tutti.
Confermazione Il discepolo di Gesù chiede alla Chiesa il mandato per diventare testimone del Vangelo. Chiede la grazia del sacramento per poterlo testimoniare fino alla forma più alta dell'Amore, cioè se occorre fino a "dare la propria vita". È il momento di intraprendere la scoperta, con l'aiuto dello Spirito, della "Verità tutta intera". È il momento di "partire per la missione" in famiglia, sul luogo di lavoro, nella società, ovunque è necessario.
Eucaristia Gesù risorto si dona all'uomo per farlo diventare come lui.
Parlare della Resurrezione è difficile, perché noi siamo portati a comprendere ciò che è sensibile, cioè materiale. Al massimo la scienza ci aiuta a conoscere le molecole e il genoma.
Ma vi è una materia che esiste ed è invisibile: è il corpo traformato, sostenuto dall'Anima.
Gesù, da risorto, possedendo tutta la gamma delle potenzialità dell'essere, può essere visibile e invisibile, tangibile e intangibile (come corpo trasformato Egli, dopo la risurrezione, passando attraverso le porte chiuse è apparso ai discepoli nel cenacolo).
Da risorto, Egli si rende realmente presente nella Eucaristia e vive in una realtà aspaziale e atemporale, perciò può essere presente in tutte le particole consacrate del mondo.
Dice l'Apostolo Paolo (Fil.4,1) "La nostra Patria è nei cieli. Il Signore trasfigurerà il nostro misero corpo mortale per conformarlo al Suo corpo glorioso". Gesù ha mostrato l'anticipo di questa trasfigurazione quando sul monte (Lc.9,36) si trasfigurò davanti a Pietro, Giovanni e Giacomo.
Con la Comunione Egli vuole condurci a una forma sempre più alta, attraverso una purificazione piena e completa, così che possa realizzarsi ciò che le Scritture preannunciano e cioè che "Dio sia tutto in tutti" (1° Cor.15,28) e che "noi saremo simili a Lui" ( 1° Gv. 3,2) .
Il contatto, la relazione con Lui e con i Santi nella comunione (la comunione dei Santi è dogma) sarà realtà infinitamente superiore a ciò che conosciamo: cioè il contatto ottico, visivo e tattile.
Oggi, sulla terra, in vari modi e gradi, è già possibile sperimentare questa comunione tra persone, come ad esempio nell'amicizia o nel matrimonio.
Matrimonio cristiano È il diventare "UNO" dei due sposi, con Gesù in mezzo. È scelta definitiva, perché tale unione è fatta nella fede sia per il tempo che per l'eternità, in vista della comunione dei Santi. L'uomo per la donna, la donna per l'uomo sono d'aiuto reciproco per camminare insieme verso la santità.
Sono collaboratori di Dio per generare con Lui altre vite da condurre alla santità.
Non dimentichiamo che la vita umana è un miracolo che solo Dio può fare. Ogni uomo ha una sua individualità che solo Dio può dare. La coppia umana è limitatamente capace di offrire, nella generazione umana, una struttura genetica. Ma il progetto, il bit informazionale parte da Dio, come quando egli disse al momento della creazione "sia fatta la luce" e la luce fu.
Egli fa l'uomo a sua somiglianza (della Trinità). La persona umana infatti non è dotata solo di strutture sensoriali, ma di anima spirituale che (come spiega San Tommaso) consente all'uomo di sapere quello che sa e quello che dice e che fa, consente cioè l'autocoscienza. I genitori, come angeli custodi dei loro figli, si devono impegnare ad orientarli sulla via della perfezione con l'esempio e la parola.
Ordine È una scelta di vita come il matrimonio. È risposta ad una chiamata di Dio. È accedere a un percorso verso la santità insieme a tanti fratelli, servi per amore gli uni degli altri, disponibili a condividere il dono di Dio e a imitare Gesù dando vera testimonianza.
Vi sono cristiani che pretendono che il sacerdote sia perfetto, pena la perdita della fede. Dovremmo invece riflettere che l'uomo, la donna, che rispondendo ad una vocazione intraprendono il cammino verso la santità, essendo persone fallibili, possono sbagliare e che non è sul loro esempio che dobbiamo fondare le nostre scelte, ma sull'esempio perfetto di Gesù. Dunque, impegnamoci ad essere tolleranti, pronti a sostenere gli uni i pesi degli altri e a perdonarci vicendevolmente.
Unzione dei malati Chi domanda questo sacramento spera in ciò che la Bibbia afferma:"ciò che è impossibile all'uomo è possibile a Dio", cioè spera nella guarigione. Soprattutto chiede la capacità di accettare il dolore come mezzo di personale purificazione; oppure domanda la capacità di unirsi al Cristo crocifisso per partecipare con lui all'opera di redenzione; o ancora, invoca la forza di accettare la morte fisica come beatitudine in vista dell'incontro con il Signore (molti santi hanno ricevuto questa grazia)
Argomento n.11 - Le religioni
Aderire ad una religione è legarsi a fratelli che professano la stessa fede e amarli con sincerità, non solo a parole ma nella verità dei fatti. Quindi la religione non può essere intesa come catena o schiavitù, ma via verso la liberazione.
La religione cristiana è come il vertice di una piramide, pur tuttavia anche le altre religioni sono legami con dei fratelli, possiedono raggi di verità e promuovono valori superiori che possono fare giungere l'uomo all'unificazione con se stesso, con i fratelli, con Dio: questo vertice è la forma mistica del legame d'amore. In sintesi: pura felicità.
Il dialogo interreligioso non deve però essere confuso con il sincretismo religioso, che può fare abbassare la piramide, anziché condurre gli uomini verso l'ascesi e il perfezionamento. È bene cercare ciò che unisce, piuttosto che ciò che divide: anche perché la salvezza è dono di Dio e molte possono essere le vie per arrivarvi. Semmai, noi cristiani cattolici, dovremo rendere conto a Dio di come abbiamo speso i maggiori doni ricevuti.
Quanto ai luoghi di culto, ciò non deve essere per noi motivo di discussione o di turbamento.
(Gv.4,5-42) Gesù dice espressamente: "...I veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità".
Certamente, chi desidera unirsi a Gesù nella comunione, non può che recarsi in un luogo di culto cattolico.
Alimentare la vita spirituale è assolutamente necessario, perché la nostra fede potrebbe intiepidirsi, talvolta perdersi nella fatica del vivere quotidiano, dove coesistono realtà buone ma anche malattia, povertà, solitudine, peccato, miserie infinite.
Diventa indispensabile per il discepolo "fare Pasqua" con Gesù, per essere in grado di procedere in un buon cammino.
(Rif. Dichiarazione Nostra Aetate- Concilio Vaticano II)
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