ART. 1 - COSTITUZIONE
È costituita una libera Associazione denominata "ASSOCIAZIONE EMMAUS", aderente alla Federazione Italiana Esercizi Spirituali (F.I.E.S.); alla Associazione Solidarietà a Case di Spiritualità aderenti F.I.E.S. (Volontariato) e inserita tra i Centri Culturali Cattolici Nazionali.
Le sue finalità istituzionali sono di natura ideale e le attività svolte per realizzarle non hanno scopo di lucro. L'Associazione è apartitica e apolitica. Si avvale di una struttura democratica, che consenta, anche attraverso l'uso di strumenti telematici, l'effettiva partecipazione degli associati all'Associazione stessa.
ART. 2 - DURATA
La durata dell'Associazione è prevista fino al 2020 e, alla scadenza, può essere rinnovata per altro periodo da definire in Assemblea straordinaria.
ART. 3 - SEDE LEGALE
Essa ha Sede in Milano in Via Durini 9. La sede potrà essere variata e trasferita in altro luogo, purché idoneo al raggiungimento delle finalità dell'Associazione; così come potranno essere istituite sedi secondarie.
ART. 4 - OGGETTO E SCOPO
L'Associazione pone al centro della propria vita associativa la formazione cristiana dei propri membri in conformità alla Sacra Scrittura, al Magistero e agli insegnamenti della Chiesa cattolica, affinchè conseguano una sempre maggiore unità umana e spirituale e diventino capaci, con il loro stile di vita coerente con il Vangelo, di animare di spirito cristiano le realtà familiari, ecclesiali e sociali in cui sono inseriti.
Per favorire questa unità, saranno proposte iniziative umane e spirituali, di cui i soci potranno fruire. Lo scopo per cui l'Associazione si costituisce è l'evangelizzazione, attraverso la testimonianza di ciascuno e di tutti della fede vissuta nel generoso dono di sé, la disposizione all'accoglienza, al perdono e alla riconciliazione.
L'Associazione si impegna a coniugare le ragioni dell'identità e del dialogo, a favorire l'incontro tra culture, tra differenti fedi e tradizioni, nel rispetto dei valori spirituali di cui ogni civiltà è portatrice.
Tale finalità è connessa alla promozione della persona, conformemente alla legge naturale, ai diritti umani e ai solidi fondamenti della fede cattolica. In particolare nell'educazione, intende ispirarsi al metodo preventivo di S. Giovanni Bosco.
Questi scopi potranno essere perseguiti applicando il metodo interdisciplinare e facendo tesoro del contributo di tutte le esperienze, secondo le indicazioni del Magistero e gli insegnamenti della Chiesa.
Essi potranno essere conseguiti anche con attività di solidarietà sociale e di volontariato, nei limiti in cui l'Associazione potrà provvedervi.
L'Associazione potrà partecipare quale socio ad altri enti senza scopo di lucro aventi finalità analoghe e potrà operare oltre che con il contributo dei suoi associati anche in collaborazione con altre Associazioni, Movimenti, Fondazioni, Centri, Scuole, Parrocchie, impegnati allo stesso modo al bene comune delle persone e della società.
Gli ambiti per realizzare gli scopi primari indicati dal presente Statuto, attraverso le attività istituzionali, sono:
- AMBITO DELL'EVANGELIZZAZIONE
L'Associazione intende dare vita ad esperienze, iniziative ed attività di testimonianza di condivisione e di comunione che esprimano all'uomo d'oggi la vitalità e la possibilità di incarnare la parola di Dio, la quale promuove l'unione e la solidarietà tra gli uomini.
Per queste attività, sarà garante della fedeltà allo spirito e alla Dottrina della Chiesa, un sacerdote cattolico scelto dal Vescovo.
Egli favorirà le relazioni con la gerarchia, promuoverà l'unione tra i soci e sarà a disposizione per ogni necessità di tipo spirituale.
Questo scopo potrà essere raggiunto anche attraverso attività connesse a quelle istituzionali.
- AMBITO CULTURALE
L'Associazione, secondo gli insegnamenti della dottrina sociale della Chiesa, intende svolgere attività in difesa della vita senza discriminazioni; di promozione delle persone, con particolare attenzione ai giovani e alle famiglie, che contribuiscano al loro sviluppo integrale, cioè aperto anche alla dimensione etica e religiosa.
A tal fine intende, nella misura in cui ne avrà possibilità, operare nella società civile quale andrà presentandosi nella sua concretezza territoriale, sociale ed evoluta storicamente, animandola con attività culturali che contribuiscano al bene comune, l'aiutino a essere sempre più coesa, nella fondamentale prospettiva dell'unità del genere umano verso la civiltà dell'amore e della pace.
Le attività dell'Associazione si propongono di contribuire a conservare viva negli animi la consapevolezza della ricchezza della nostra cultura, in virtù delle sue radici cristiane, della sua storia, del suo umanesimo, dei suoi valori spirituali e morali.
L'Associazione Emmaus, si propone di presentare dei progetti di utilità sociale alle pubbliche istituzioni quali le Regioni, le Province, i Comuni ecc., con lo scopo di avere anche il loro patrocinio o il loro finanziamento su progetti specifici.
Qualora le medesime istituzioni volessero affidare alla nostra Associazione alcune attività ritenute socialmente utili, essa valuterà caso per caso se aderire o meno.
- AMBITO DELLA SOLIDARIETÀ
L'Associazione Emmaus, per mezzo dell'attività libera e gratuita svolta dai volontari che a ciò si rendono disponibili, si impegna a collaborare con quelle realtà e soggetti che già si occupano di alleviare le sofferenze umane; cercano soluzioni relative ai problemi che ostacolano il diritto, la dignità e il rispetto della vita umana in quanto fine e non mezzo, dal suo concepimento alla morte naturale-; promuovono la giustizia; la qualità della vita personale, familiare e sociale; la protezione della natura; la pace; la equa condivisione delle risorse del mondo e un ordine economico che serva la comunità umana a livello nazionale ed internazionale secondo il bene comune delle persone e della società.
Gli obiettivi e gli strumenti che l'Associazione si pone mediante attività opportune ed utili per il raggiungimento dei fini statutari, sono di seguito menzionati a titolo esemplificativo e non tassativo.
Esse possono essere:
- la promozione culturale nelle sue varie espressioni attraverso l'organizzazione di corsi multidisciplinari, seminari, tavole rotonde, dibattiti, inchieste, sondaggi, cicli di lezioni, gruppi di studio e di ricerca, convegni, conferenze, congressi, stages residenziali;
- istituzioni di biblioteche; proiezioni di film e documentari culturali ed eventuale loro produzione in proprio, redazione di pubblicazioni occasionali o di periodici, riviste, saggi, notiziari, pubblicazioni di atti di convegni e di seminari , ecc. - anche multimediali-, viaggi e scambi culturali sempre aderenti agli scopi dell'Associazione.
- l'elaborazione di progetti culturali a supporto del "Progetto culturale orientato in senso cristiano" proposto dalla Conferenza Episcopale Italiana;
- la maturazione della persona nella forma integrata delle varie discipline ed esperienze mediante scuole di formazione, incontri e meeting, organizzazione del tempo libero attraverso sport dilettantistici, attività artistiche, ludico - ricreative, ecc.; il soggiorno presso case - vacanza come metodo formativo, alla scoperta dei valori da vivere con gli altri e per gli altri;
- la difesa della famiglia in quanto nucleo e realtà fondamentale della società, anche attraverso l'accoglienza della stessa per brevi periodi con attività organizzate, nelle strutture da noi abitualmente utilizzate;
- la difesa della vita umana attraverso approfondimenti teologico - biblici per favorire la conoscenza del valore trascendente della vita umana, attraverso la divulgazione di studi e ricerche; la prevenzione della devianza giovanile attraverso forme di aggregazione e integrazione generazionale;
- la formazione al volontariato sociale mediante la verifica e lo scambio con gruppi ed associazioni che operano già nel volontariato e nei diversi ambiti culturali, sportivi, educativi, della tutela della vita e dell'ambiente e dell'assistenza sociale;
- l'aggiornamento di operatori pastorali, educatori, sia religiosi che laici;
- la solidarietà nelle sue varie forme (bisogni religiosi, psicologici, fisici, ambientali, economici, ecc.),sempre nell'ambito delle reali possibilità dell'Associazione;
- la tutela dei diritti umani anche collaborando con realtà e soggetti che già operano in tale ambito;
- l'educazione ecologica; la promozione della conoscenza e valorizzazione della natura anche attraverso escursioni, per la conoscenza di un dato ambiente, della sua flora, fauna, e le caratteristiche artistiche e archeologiche di quel dato territorio.
- la promozione e la valorizzazione dei beni culturali e delle tradizioni popolari italiane mediante manifestazioni di ogni tipo, anche di natura trasversale a ciò indirizzate;
- la gestione di case, strutture e attività sia proprie e sia eventualmente affidate all'Associazione da enti sia pubblici che privati;
- l'affitto di strutture idonee a svolgere e ad organizzare le attività dell'Associazione, dove il volontariato sociale possa essere promosso ed esercitato;
- attività varie sia di tipo occasionale (come mostre, concorsi ecc.) nei limiti e nelle modalità previste dalla Legge, per reperire fondi utili a sostenere le attività istituzionali; sia direttamente connesse o accessorie per natura a quelle statutarie, in quanto necessarie e integrative delle stesse.
ART. 5 -PATRIMONIO ED ENTRATE DELL'ASSOCIAZIONE
1. Il patrimonio dell'Associazione è costituito dai beni mobili e immobili che pervengono all'Associazione a qualsiasi titolo.
2. Per l'adempimento dei suoi compiti l'Associazione dispone delle seguenti entrate:
- dei versamenti effettuati dai fondatori originari, dei versamenti ulteriori effettuati da detti fondatori e da quelli effettuati da tutti coloro che aderiscono all'Associazione;
- delle quote associative annuali;
- di raccolte fondi in campagne di sensibilizzazione;
- dei redditi derivanti dal suo patrimonio;
- degli introiti realizzati nello svolgimento delle sue attività;
- di lasciti volontari ed illimitati o di elargizioni di singoli, associazioni, fondazioni, società;
- di contributi e finanziamenti di organismi della Chiesa, di enti pubblici e privati e persone fisiche; di ogni altra entrata consentita o prevista dalla Legge;
- di sponsorizzazioni particolari per singole iniziative;
- dei propri avanzi netti di gestione.
3. Il Consiglio direttivo annualmente stabilisce la quota di versamento minimo per persone e gruppi da effettuarsi all'atto dell'adesione all'Associazione da parte di chi intende per la prima volta aderirvi, nonché delle quote di iscrizione annuali.
4. L'adesione non comporta obblighi di finanziamento o di esborso ulteriori rispetto al versamento originario e a quelli per l'adesione annuale. È comunque facoltà degli aderenti all'Associazione di effettuare ulteriori versamenti rispetto a quelli originari; specialmente chi ne ha la possibilità economica, sentirà come un dovere quello di contribuire affinché l'Associazione possa in parte autofinanziarsi.
5. I versamenti sono comunque a fondo perduto; in nessun caso, e quindi nemmeno in caso di scioglimento dell'Associazione o di recesso, esclusione o morte del socio, può pertanto farsi luogo alla restituzione di quanto versato all'Associazione.
6. Il versamento non crea diritti patrimoniali di partecipazione e, segnatamente, non crea quote indivise di partecipazione trasmissibili a terzi, né per successione a titolo particolare, né per successione a titolo universale.
ART . 6 - SOCI FONDATORI, SOCI ORDINARI, SOCI SOSTENITORI, SOCI ONORARI
Sono aderenti all'Associazione le persone giuridiche e le persone fisiche di maggiore età, di qualsiasi nazionalità purché residenti in Italia con regolare permesso, che siano disposte ad incoraggiare e sostenere le attività dell'Associazione, ne condividano le finalità e ne sottoscrivano lo Statuto, dopo aver considerato tutte le sue parti.
Per l'ammissione all'Associazione come soci, i richiedenti devono fare domanda al Consiglio direttivo Il Consiglio direttivo, che deciderà a maggioranza, provvede per iscritto in ordine alle domande di ammissione entro 60 giorni dal loro ricevimento; scaduti i termini, in mancanza di notifica, il richiedente dovrà considerarsi non ammesso.
I richiedenti, per essere ritenuti soci a tutti gli effetti, dopo l'ammissione dovranno effettuare il versamento della quota stabilita.
In caso di diniego, il Consiglio direttivo non è tenuto a esplicitarne le motivazioni In presenza di gravi motivi che oggettivamente sono in contrasto con lo statuto sottoscritto, chiunque partecipi all'Associazione può essere escluso per deliberazione del Consiglio Direttivo.
Tale esclusione ha effetto dal trentesimo giorno dalla notifica del provvedimento. L'adesione all'Associazione è a tempo indeterminato e non può essere disposta per un periodo temporaneo.
Comporta, per l'associato maggiore di età, il diritto di voto nell'Assemblea.
Chiunque aderisca all'Associazione può in qualsiasi momento notificare la sua volontà di recedere. A norma dell'art.38 del Cod. Civile sono ritenuti responsabili in solido e personalmente soltanto i rappresentanti legali e gli amministratori dell'Associazione.
I soci sono:
I fondatori. Essi sono dei cristiani cattolici che hanno partecipato alla costituzione originaria firmando l'atto costitutivo e danno la loro disponibilità per ricoprire cariche sociali di servizio e responsabilità.
Gli ordinari. Sono persone fisiche o giuridiche che, dietro loro richiesta di adesione, sono ammessi dal Consiglio direttivo; aderiscono allo statuto e sono in regola con il versamento della quota d'iscrizione e partecipano alle attività sociali.
I sostenitori. Sono enti, associazioni, istituti, persone fisiche o giuridiche che il Consiglio direttivo riconosce in grado di incrementare le attività dell'Associazione con prestazioni volontarie di carattere professionale o con contributi in denaro o in natura di carattere rilevante.
Gli onorari. Sono enti, associazioni, istituti, persone fisiche o giuridiche di prestigio e particolare statura morale che favoriscono in vari modi lo sviluppo e l'opera dell'associazione o che contribuiscono alle iniziative con erogazioni, o collaborazioni straordinarie. I soci onorari non possono ricoprire cariche sociali, salvo eccezioni stabilite dal Consiglio direttivo.
Chiunque aderisce all'Associazione deve essere disponibile con onestà e rigore morale, a prestare, nei limiti delle proprie possibilità e capacità, la sua opera di volontariato per sostenerla e contribuire a realizzarne gli scopi. Nel contempo, può partecipare con i propri familiari, alle manifestazioni ed attività organizzate dall'Associazione. Tutti gli associati possono essere delegati dal Consiglio direttivo ad espletare forme di servizio e/o di consulenza secondo le proprie capacità o professionalità, gratuite o con semplice rimborso di spese vive documentate.
Gli incarichi affidati dal Consiglio direttivo, sia a soci che a terzi, possono venire revocati anche senza preavviso, qualora vengano intraprese dai medesimi iniziative difformi o in contrasto col presente Statuto.
Le basi dell'Associazionismo Emmaus sono la testimonianza cristiana, il volontariato d'impegno etico e sociale, la partecipazione e la democrazia interna. L'Associazione per le sue attività si avvarrà in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie, disinteressate e gratuite dei propri soci in possesso di uno standard adeguato di forti motivazioni etiche coerenti con la fede cristiana e di attitudini e competenze varie.
Per tutte le attività poste in essere, tenuto conto delle capacità professionali dei suoi soci, l'Associazione si avvarrà di autonoma progettazione.
La qualità di socio dell'Associazione si perde:
a) per recesso;
b) per morte;
c) per comportamento in contrasto con le finalità e lo spirito dell'Associazione: tale incompatibilità viene sancita dal Consiglio direttivo;
d) per inadempienza a quanto liberamente sottoscritto, nello Statuto.
ART. 7 - ORGANI DELL'ASSOCIAZIONE
L'Associazione gestisce le attività sociali secondo il seguente organigramma:
1. L'Assemblea ordinaria e straordinaria degli associati
2. Il Consiglio direttivo
3 Revisori dei conti
ART. 8 - ASSEMBLEA ORDINARIA
L'Assemblea ordinaria è composta dagli aderenti all'Associazione ed è convocata dal Presidente almeno due volte l'anno: per l'approvazione del bilancio preventivo e della programmazione istituzionale entro il 20 ottobre, e per il rendiconto consuntivo e la verifica della programmazione svolta entro il 31 marzo, nella sede ritenuta più opportuna dal Consiglio direttivo.
Tali assemblee, in particolare quella del bilancio preventivo e della programmazione annuale, devono essere preparate in tempo debito, con il contributo dei soci incaricati delle varie attività e del loro eventuale coordinatore.
Le convocazioni avverranno mediante avviso scritto inviato a ciascun socio almeno otto giorni prima dell'adunanza, o con altri mezzi che il Consiglio direttivo riterrà più opportuni.
Queste assemblee possono essere convocate dal Presidente dell'Associazione o dal Consiglio direttivo o da un decimo degli associati, tutte le volte che se ne ravvisi la necessità, anche in aggiunta alle due assemblee annuali.
Il socio, in regola con la quota associativa, ha diritto di voto.
Gli associati possono farsi rappresentare, mediante delega scritta, da altri soci fino ad un massimo di cinque per delegato.
L'Assemblea è presieduta dal Presidente o Vicepresidente del Consiglio direttivo; il Segretario d'Assemblea viene nominato di volta in volta dal Presidente e può essere anche un non socio.
Il voto è singolo e si delibera per alzata di mano a maggioranza di voti: in caso di parità prevale il voto del Presidente.
È validamente costituita in prima convocazione quando siano presenti la metà più uno dei soci tenuto conto delle deleghe e in seconda convocazione qualunque sia il numero dei presenti, di persona o per delega.
I suoi compiti sono:
- Delineare gli indirizzi generali dell'Associazione.
- Provvedere, previa determinazione del numero dei Consiglieri e del loro specifico ruolo, alla nomina del Consiglio direttivo e dei Revisori dei conti e al rinnovo dei due organismi alla scadenza dei mandati.
- Deliberare sulla eventuale destinazione di utili o avanzi di gestione comunque denominati, nonché di fondi, riserve o capitali durante la vita dell'Associazione stessa, qualora ciò sia consentito dalla Legge.
- Deliberare le modalità del ripianamento di eventuali perdite.
- Approvare altre proposte eventualmente avanzate dal Consiglio direttivo. Le deliberazioni prese in conformità allo Statuto obbligano tutti i soci, anche se assenti, dissenzienti o astenuti.
ART . 9 - ASSEMBLEA STRAORDINARIA
Il Presidente convoca l'Assemblea straordinaria mediante avviso agli associati almeno dieci giorni prima.
L'Assemblea straordinaria:
- Delibera eventuali modifiche statutarie.
- Delibera sul trasferimento della sede dell'Associazione.
- Provvede allo scioglimento dell'Associazione, la liquidazione e devoluzione del suo patrimonio.
- Decide riguardo a ogni altro evento che esuli dall'ordinaria amministrazione.
L'assemblea è validamente costituita in prima convocazione quando siano presenti la metà più uno dei soci tenuto conto delle deleghe e in seconda convocazione qualunque sia il numero dei presenti, di persona o per delega.
L'assemblea, presieduta dal Presidente del Consiglio direttivo o, in sua assenza giustificata, dal Vicepresidente, delibera a maggioranza di voti: in caso di parità prevale il voto del Presidente.
ART. 10 - IL CONSIGLIO DIRETTIVO
L'Associazione è amministrata da un Consiglio direttivo, composto da un minimo di quattro consiglieri, ad un massimo di nove; sono eletti dall'Assemblea ordinaria, durano in carica quattro anni e sono rieleggibili.
Il Consiglio direttivo provvede a nominare al suo interno:
- Il Presidente
- Il Vicepresidente
- Il Tesoriere
- Il Segretario
Almeno la metà del Consiglio direttivo, deve essere composto da soci fondatori o sostenitori.
In caso di recesso o di morte di uno dei membri, il Consiglio direttivo provvede alla sua sostituzione, attraverso la nomina di un altro membro che resterà in carica fino alla successiva Assemblea.
Il Consiglio direttivo si riunisce, anche in luogo diverso dalla sede sociale, tutte le volte che il Presidente lo giudichi necessario o ne facciano richiesta scritta almeno tre dei suoi membri. Le riunioni del Consiglio sono valide quando siano presenti la metà più uno dei suoi membri e le sue decisioni sono valide quando ottengono l'approvazione della maggioranza dei presenti; in caso di parità prevale il voto del Presidente.
Le riunioni del Consiglio direttivo sono presiedute dal Presidente o in sua assenza dal Vicepresidente. Il mandato al consigliere può essere revocato dall'Assemblea ordinaria. Le decisioni vengono fatte risultare da appositi verbali tenuti dal segretario e firmati sia da lui che dal Presidente dell'Associazione.
Tale Consiglio dovrà ritrovarsi durante l'anno, anche in via informale, per il tempo necessario per perseguire le immutabili finalità e i valori di riferimento dell'Associazione; per chiarire gli obiettivi che l'Associazione si pone; per cercare sinergia, coesione, condivisione, e tratteggiare insieme strategie adeguate alle mutanti condizioni e bisogni della società . Le cariche di Consigliere sono gratuite fatto salvo eventuali rimborsi per spese sostenute e per ragioni di servizio e documentate. Il Consiglio direttivo può deliberare l'istituzione di ruoli lavorativi retribuiti per quelle persone, soci o non soci, che decidessero di operare con prestazioni di lavoro svolte in via occasionale e/o continuativa per l'Associazione. Il Consiglio provvede a quanto necessario per il raggiungimento dei fini statutari, secondo le direttive indicate dall'Assemblea ordinaria.
In particolare il Consiglio direttivo:
- è investito di tutti i più ampi poteri per l'ordinaria e straordinaria amministrazione per lo svolgimento dell'attività dell'Associazione, essendogli deferito tutto ciò che dal presente statuto non è riservato in modo tassativo alle Assemblee;
- delibera sull'ammissione dei soci e sulla loro esclusione, dopo aver proceduto prima dell'inizio del nuovo anno sociale, alla revisione della lista dei soci;
- delibera sull'ammontare della quota associativa di persone e gruppi;
- affida ai suoi membri, a terzi o a speciali commissioni, lo studio di determinate questioni, progetti e proposte;
- collaziona le relazioni predisposte dagli stessi, in preparazione delle assemblee; · redige i regolamenti interni che disciplinano le attività dell'Associazione;
- delibera sulla partecipazione dell'Associazione alle attività di enti pubblici e privati, purché conformi alle proprie finalità istituzionali;
- delibera su incarichi e consulenze da affidare a soci e/o a terzi per il compimento di progetti ed attività che ritenga nell'interesse dell'Associazione, secondo le direttive generali dell'Assemblea;
- delibera sul contributo a carico dei partecipanti alle attività
- predispone il rendiconto consuntivo e preventivo, da sottoporre al controllo dei Revisori dei conti e all'approvazione dell'Assemblea generale dei soci, informando i soci sull'utilizzo dei beni acquisiti, effettuato in conformità alle finalità istituzionali;
- determina al proprio interno gli incarichi ai Consiglieri;
- decide le iniziative atte a conseguire gli scopi dell'Associazione ed i relativi mezzi di funzionamento economico;
- decide sugli investimenti patrimoniali, sempre finalizzati a promuovere le attività istituzionali;
- attribuisce e revoca incarichi, deleghe o procure;
- decide di avvalersi di prestazioni di terzi, professionali e non, sia retribuite che gratuite;
- propone le modifiche statutarie e l'eventuale scioglimento dell'Associazione. Dalla nomina a Consigliere non consegue alcun compenso, salvo rimborso delle spese documentate sostenute per ragioni dell'ufficio ricoperto.
ART. 11 - IL PRESIDENTE
Il Presidente rappresenta legalmente l'Associazione di fronte a terzi e in giudizio; la rappresenta inoltre all'interno, vigila sull'esatta osservanza delle norme che la regolano, provvede all'amministrazione ordinaria e alla esecuzione delle deliberazioni del Consiglio.
In caso di assenza o impossibilità del Presidente, le sue funzioni sono assolte dal Vicepresidente.
In caso di particolari provvedimenti da adottare, il Presidente ha facoltà di delegare una persona di sua fiducia anche esterna all'Associazione, con funzioni di semplice segretario di Assemblea come stabilisce l'art. 8 VI comma del presente Statuto.
Il Presidente è responsabile della corretta amministrazione, ordinaria e straordinaria, dell'Associazione, perciò cura l'esecuzione delle deliberazioni, sorveglia il buon andamento amministrativo dell'Associazione.
Verifica l'osservanza sia dello Statuto che dei regolamenti, ne promuove la riforma ove se ne presenti la necessità.
Il Presidente convoca e presiede:
- l'Assemblea ordinaria e straordinaria
- il Consiglio direttivo
ART. 12 - IL VICEPRESIDENTE
Il Vicepresidente sostituisce il Presidente in ogni sua attribuzione ogni qualvolta questi sia impedito all'esercizio delle proprie funzioni. Nel caso che le assenze del Presidente e del Vicepresidente si prolunghino oltre sei mesi, verrà convocata l'assemblea per nominare un nuovo Consiglio Direttivo.
ART. 13 -IL SEGRETARIO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO
Il segretario è un componente del Consiglio direttivo.
I suoi compiti sono:
- redigere e firmare il verbale delle adunanze del Consiglio direttivo;
- coadiuvare il Presidente e il Consiglio direttivo nell'esplicazione delle pratiche che si rendano necessarie o opportune per il funzionamento dell'amministrazione dell'Associazione.
- curare la tenuta del libro verbali delle assemblee, del consiglio direttivo, nonché del libro degli aderenti all'Associazione.
ART. 14 - IL TESORIERE
Il Tesoriere cura la tenuta della contabilità, effettua le relative verifiche, predispone, dal punto di vista meramente contabile, i rendiconti consuntivo e preventivo, accompagnandoli da idonea relazione contabile.
ART. 15 - REVISORI DEI CONTI
I Revisori di conti, eletti per quattro anni dall'Assemblea ordinaria in numero da uno a tre, sono rieleggibili. Partecipano di diritto alle adunanze dell'Assemblea e del Consiglio direttivo, con facoltà di parola ma senza diritto di voto. Verificano la regolare gestione amministrativa dell'Associazione e dei relativi libri, firmando i rendiconti.
ART . 16 - LIBRI DELL'ASSOCIAZIONE
Oltre alla tenuta dei libri prescritti dalla legge, l'Associazione tiene i libri verbali delle adunanze e delle deliberazioni dell'Assemblea, del Consiglio direttivo e dei Revisori dei conti nonché il libro degli aderenti all'Associazione.
ART. 17 - RENDICONTO CONSUNTIVO E PREVENTIVO
Gli esercizi dell'Associazione chiudono il 31 dicembre di ogni anno. Il rendiconto preventivo deve essere presentato entro il 20 Ottobre dell'anno precedente e quello consuntivo entro il 31 Marzo dell'anno seguente, per essere sottoposti all'approvazione dell'assemblea.
I rendiconti devono restare depositati presso la sede dell'Associazione nei 15 giorni che precedono l'Assemblea convocata per la loro approvazione, a disposizione di tutti coloro che abbiano motivato interesse alla loro lettura.
ART. 18 - AVANZI DI GESTIONE
All'Associazione è vietato distribuire ai soci e a chiunque altro, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione comunque denominati, nonché fondi, riserve o capitale, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge o siano effettuate a favore di altre associazioni che per legge, statuto o regolamento abbiano finalità istituzionali affini.
L'Associazione ha l'obbligo di impiegare gli utili o gli avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse.
L'Associazione con l'approvazione dell'Assemblea e del Consiglio direttivo può costituire un fondo patrimoniale per sovvenire ad eventuali perdite degli esercizi successivi.
Può costituire un accantonamento di fondi in previsione della manutenzione di eventuali immobili acquistati, presi in locazione o in comodato.
ART. 19 - SCIOGLIMENTO
In caso di scioglimento, per qualunque causa, l'Associazione ha l'obbligo di devolvere il suo patrimonio ad enti ecclesiastici, od a enti non lucrativi morali o di utilità sociale, sentito il parere dell'Assemblea, salvo diversa destinazione imposta dalla legislazione.
Qualora nel corso della vita dell'Associazione, essa abbia usufruito di strutture immobiliari altrui concesse a qualsiasi titolo, queste devono essere restituite ai proprietari nelle condizioni in cui furono concesse, salvo il normale deterioramento d'uso.
ART. 20 - CLAUSOLA COMPROMISSORIA
Qualunque controversia sorgesse in dipendenza dell'esecuzione o interpretazione del presente statuto e che possa formare oggetto di compromesso, sarà rimessa al giudizio di un arbitro amichevole compositore che giudicherà secondo equità e senza formalità di procedura, dando luogo ad arbitrato irrituale. L'arbitro sarà scelto di comune accordo dalle parti contendenti; in mancanza di accordo alla nomina dell'arbitro provvederà il Presidente del Tribunale di Milano.
ART. 21 - LEGGE APPLICABILE
Per disciplinare ciò che non sia previsto nel presente statuto, si deve far riferimento alle norme in materia di enti, contenute nel libro I del Codice Civile e, in subordine, alle norme contenute nel libro V del Codice Civile.